Strage Licata, la vittima quindicenne: l’ultimo tema e la confessione all’amica. “Liti continue”

Strage di Licata, l’ultimo tema di Alessia Tardino sulla distruzione del “nido familiare”. Le confidenze della quindicenne uccisa all’amica del cuore: “Liti continue con lo zio”.

strage licata
Strage Licata, la vittima quindicenne: l’ultimo tema e la confessione all’amica. “Liti continue”

8 e mezzo nell’ultimo tema sul Pascoli, commentando una poesia sulla distruzione del “nido familiare”. Straziante rileggere i pensieri di Alessia Tardino, la quindicenne uccisa a Licata dallo zio Angelo in preda a un raptus omicida, insieme ai genitori e al fratellino Vincenzo di 11 anni. “Confidava alla sua amica del cuore le liti del padre con lo zio”, spiega al Corriere della Sera la sua maestra di italiano Floriana Costanzo. Si era creato un rapporto speciale tra insegnanti e i due ragazzi, così come con la mamma Alessandra.

La giovane donna che non c’è più, per lei i suoi figli erano gioielli, tentava di confortarli cercando di portare nelle loro vite un briciolo di serenità dopo le frequenti liti tra il padre e lo zio: “Tranquilli, lo zio grida, ma poi gli passa…”.

LEGGI ANCHE >> Quirinale, Letta spiazza tutti: “Il centrodestra ha scelto di…”

Strage di Licata, epilogo drammatico dopo liti e minacce

strage licata
Strage di Licata, epilogo drammatico dopo liti e minacce

Negli ultimi tempi si erano fatti via via più frequenti gli insulti e le minacce, episodi che mamma Alessandra ha sempre minimizzato considerandoli frutto di paranoie momentanee. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che Angelo Tardino si sarebbe presentato alla porta di casa armato di tre pistole. La donna nascondeva le paure e placava la curiosità dei vicini. Destreggiandosi tra i conflitti con la cognata, Mariella Camilleri, la donna che ha lanciato l’allarme dopo la strage.

LEGGI ANCHE >> Alessandro Baricco, intervento riuscito: cruciali le prossime tre settimane

“È la prova che, come dice l’Istat, il nostro Paese è affetto da un cattivismo crescente, commenta il sociologo con radici a Licata Francesco Pira. Un “cattivismo” che causa sangue e morte, in grado di spazzare via quel “nido familiare” ricordato da Alessia nel suo tema sul Pascoli.

Impostazioni privacy