Quirinale, Emma Bonino a Free.it :”Manca il coraggio delle donne. I partiti liquefatti, credo che…”

I vertici delle istituzioni europee, ormai, sono tutti in mano a una donna. In Italia, invece, si fatica anche a proporre possibili candidate e ogni volta che qualche nome si fa più insistente, le logiche di partito di cui è impregnata la politica italiana, lo retrocedono. Quando verrà il tempo per una donna al governo? Qual è lo scenario oggi per la partita del Quirinale? In ESCLUSIVA al quotidiano online Free.it , Emma Bonino, senatrice e storica leader dei Radicali.

Quirinale, Emma Bonino a Free.it, “Manca il coraggio delle donne. I partiti liquefatti, credo che…”

Marta Cartabia, Rosy Bindi, Elisabetta Casellati. Nel calderone delle candidature papabili per il Quirinale è stato messo anche il loro nome. “Serve una donna”, è stata l’istanza sollevata da qualcuno, come a dover seguire un copione di buoni propositi ed etichetta istituzionale. Tranne poi non considerarli seriamente nemmeno per un momento. E’ la storia che si ripete ogni volta che c’è una elezione importante e ancora, pare, non è arrivato il tempo per una dirigenza femminile. Perché? E soprattutto, quali sono gli scenari attuali? In ESCLUSIVA al quotidiano online Free.it , la senatrice e storica leader dei Radicali Emma Bonino.

Che prospettive ci sono per una donna alla presidenza della Repubblica o del Consiglio? Sembra che siamo all’anno zero rispetto al resto d’Europa.

“E rimarremo all’anno zero. Non vedo prospettive per una donna, anche se veramente non capisco più la prospettiva di nessuno. Però devo dire che anche nessuna donna si è candidata, per la verità. Secondo me è tutto molto confuso e difficile in questo momento, ancor di più  per una donna. Io penso che dire “ci vuole una donna” non significhi niente. Ci vuole una persona competente in materia in materia istituzionale e costituzionale e se è donna è meglio ancora. Così, finalmente, si rompe anche il soffitto di cemento armato che c’è in Italia”.

Quando si è fatto il suo nome come possibile candidata al Quirinale cosa ha pensato?

“Ho pensato e risposto che in politica, come nella vita, c’è un tempo per ogni cosa. La mia chance è stata vent’anni fa. Ero stata l’unica ad aver presentato pubblicamente la candidatura e ad aver reso pubblico il mio programma e gli obiettivi della mia presidenza della Repubblica. Ora è tempo che altre facciano il loro percorso”.

Che scenari immagina oggi per il Quirinale?

“Io non vedo niente, vedo una gran confusione. Sarà franca, per il momento c’è solo una grande nebbia. Poi, non so, sicuramente ci saranno incontri carbonari e tutte queste stupidaggini qui. Comunque secondo me non lo sanno bene neanche loro qual è lo scenario. Temo, ahimè, che non lo sappia nessuno”.

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La sento un po’ sconfortata…

“Beh, sconfortata… insomma. Io ne ho vissute tante.  Bisogna dire che ogni elezione alla Presidenza da Repubblica è sempre stata tormentata. Sedici votazioni per arrivare a Pertini, 21 per arrivare a Saragat. Solo Ciampi e Cossiga, per ragioni molto diverse, sono stati votati al primo turno. Però, ancora, per esempio, Scalfaro è stato eletto al sedicesimo scrutinio, Leone dopo 23 scrutini. Napolitano ce l’ha fatta al quarto scrutinio, così come Mattarella. Quindi, insomma, in linea con la tradizione, vediamo cosa succederà. L’unica differenza è che prima, diciamo, c’erano disegni politici, cioè c’era una struttura più consistente. Oggi i partiti sono liquefatti e tutto è molto confuso. Questa è l’aggravante dei nostri giorni”.

Secondo lei, in prospettiva, verrà il giorno di una donna ai vertici di qualcosa in Italia?

“Ma certo! Il problema è quando. Certo che c’è la possibilità, avviene in tutto il mondo solo che noi in Italia siamo dietro di vent’anni. Il punto è anche quando le donne si candideranno. Se ci facessero il favore di candidarsi, di prendere un po’ di coraggio… Anche perché, se poi non riescono, non è che finiscono in carcere. E’ solo un fallimento, io ne ho vissuti tanti e sono sempre sopravvissuta. Un po’ di coraggio non mancherebbe”.

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