Quirinale, Carlo Galli a Free.it, “Caos politico, strategia per rieleggere Mattarella. Credo che…”

Mancano 13 giorni alla prima votazione per il nuovo Capo dello Stato italiano ma in parlamento è ancora caos totale. Muro contro muro, veti che si rincorrono e sovrappongono, battaglie di potere e strategie. Il tutto senza un apparente disegno concreto. In tutta questa babele, in cui nessuno sembra capirci niente, c’è una strategia? Free.it lo ha chiesto a Carlo Galli, politologo dell’Università di Bologna.

Quirinale, Carlo Galli a Free.it, “Caos politico, strategia per rieleggere Mattarella. Credo che…”

Per ora i due unici candidati solidi al posto di Sergio Mattarella sono Mario Draghi e Silvio Berlusconi. Il primo è ormai solo un candidato del Pd, il secondo è il nome del centro destra unito, almeno così pare al momento. Mentre tutti gli altri sono meteore sacrificate in nome della strategia. Ma è davvero tutto un disegno o è solo caos politico, che potrebbe trasformarsi in caos anche istituzionale? Al quotidiano online Free.it Carlo Galli, politologo dell’Università di Bologna.

Professor Carlo Galli, come si sta delineando questa  campagna per il Quirinale?

“C’è una specie di paralisi dovuta al fatto che nessuno, a parte il centro destra, forse, pare disposto a votare Berlusconi. Draghi, a sua volta, non ha i numeri per andare al Quirinale. Abbiamo una quantità di candidati che sono solato dei nomi che non hanno grandi probabilità di essere eletti. Abbiamo una pletora di king makers oltretutto. Quindi è una situazione di stallo”.

Qual è la sua impressione? E’ pur caos o strategia?

“La mia impressione è che si faccia di tutto per portare Sergio Mattarella a una sorta di disperazione costituzionale e costringerlo a lasciarsi rieleggere. Perché in questo momento sembra del tutto evidente che non ci sia uno spazio per risolvere i problemi”.

Berlusconi, intanto, proprio ieri durante la conferenza stampa del premier, si è ripreso la scena. Ha detto che se Draghi va al Quirinale si va a votare e ha riaffermato il suo ruolo di capo del centro destra. Che cosa vuole ottenere?

“Effettivamente, Berlusconi ha un ruolo determinate e sa come riaffermarlo sempre. Finché non si faranno nuove elezioni, quando forse i pesi reali delle forze di destra cambieranno. Berlusconi ha detto che lui non vuole che Draghi vada al Quirinale e non darebbe il proprio voto al governo che seguirebbe. E poi ha detto che ci saranno elezioni anticipate. Ora, la prima cosa è un messaggio a Draghi, la seconda è per convincere i 5 stelle, che sono quelli più spaventati di non essere rieletti, a votare per lui al Colle. Berlusconi, infatti, ha sempre detto che se diventa Capo dello Stato, non ci saranno elezioni anticipate”.

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Quirinale, Carlo Galli a Free.it, “E’ una situazione di stallo a meno che…”

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Quirinale, Carlo Galli a Free.it, “E’ una situazione di stallo a meno che…”

Secondo lei, quindi, è un muro contro muro? Berlusconi contro Draghi?

“Che Berlusconi sia contro Draghi è ovvio, concorrono entrambi alla stessa carica, stupisce invece che Berlusconi non tenga in considerazione che il governo che seguirà a quello di Draghi, potrebbe essere retto da una maggioranza uguale a quella del Conte II. Cioè, Pd e M5S, più tutte le forze di centro formato con l’uscita di tanti dai 5 stelle e probabilmente anche con Renzi”.

In tutto ciò, qual è la posizione di Letta?

Questo scenario appena ipotizzato non è per niente gradito a Enrico Letta. Il quale vorrebbe Draghi al Quirinale e un governo amico, retto da una coalizione Ursula, cioè anche con Berlusconi dentro. E questo Berlusconi non lo consentirebbe. In linea teorica, la posizione di Berlusconi potrebbe pur essere utile al centro destra. Perché si staglierebbe questa ipotesi di un presidente Draghi, un governo poniamo Gentiloni o Franchescini, con maggioranza Conte II e tutto il centro destra all’opposizione. Che nell’ultimo anno di legislatura si scatena. Questo è una scenario possibile. E infatti probabilmente non troverebbe un presidente del consiglio disposto a farsi massacrare per una anno dal centro destro compatto”.

Conclusioni?

“In questo momento l’unica apparente soluzione al dilemma è quella di tenere Mattarella fermo al Quirinale. Altrimenti, correre il rischio di giocare in mare aperto. E…come dire, che Dio ci aiuti”.

 

 

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