Tatuaggi colorati, arriva il divieto di Bruxelles: quali sono i prodotti sicuri

Tatuaggi, stop agli inchiostri contenenti sostanze cancerogene o tossiche. Da oggi entrano in vigore le nuove norme dell’Unione europea sui prodotti iniettati sottopelle. 

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Tatuaggi colorati, arriva il divieto di Bruxelles: quali sono i prodotti sicuri

I tatuaggi saranno più sicuri grazie alle nuove norme dell’Unione europea sugli inchiostri. Da oggi, infatti, scatta il divieto di utilizzo di specifiche sostanze chimiche nocive contenute nelle miscele di inchiostri per tatuaggi e trucco permanente. Il provvedimento riguarderà le sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione, le sostanze chimiche vietate nei cosmetici, i sensibilizzanti cutanei, le sostanze irritanti per la pelle e gli occhi, le impurità metalliche, le ammine aromatiche e alcuni pigmenti.

Alcuni Stati membri già in precedenza avevano introdotto normative per limitare le sostanze chimiche pericolose negli inchiostri per tatuaggi. Con queste nuove norme l’Ue intende proteggere equamente le persone in tutta l’Unione, indipendentemente dal Paese in cui vengono tatuate e dal fatto che l’inchiostro sia stato prodotto o meno nell’Unione europea.

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Inchiostri tatuaggi, le alternative sicure sul mercato

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Inchiostri tatuaggi, le alternative sicure sul mercato

Circa 4mila sostanze verranno tolte dal mercato ma, l’Unione europea precisa, per la maggior parte di esse sono già disponibili alternative sicure. Per quanto riguarda, invece, Pigment Blue 15 e Pigment Green 7 il divieto scatterà solamente il 4 gennaio del 2023. L’Unione ha concesso una speciale deroga per permettere alle aziende del settore di trovare soluzioni sicure per sostituire i pigmenti in questione.

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Secondo recenti statistiche circa il 12 % degli europei e delle europee, adolescenti compresi, è tatuato. “Molte delle sostanze messe oggi al bando sono già vietate in sette Stati membri. Quindi non è una completa novità ma la generalizzazione di una pratica che esiste già in alcuni Paesi”, ha spiegato il portavoce della Commissione europea Eric Mamer.

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