Paolo Rossi, il suo nome allo Stadio Olimpico. Questa è la proposta partita da qualche settimana per ricordare Pablito: il parere della FIFA.
Paolo Rossi, icona, campione, riferimento. Queste le prime parole quando si pensa al fuoriclasse azzurro. Mai concretamente ex quando era in vita, figuriamoci ora che purtroppo resta un pensiero nella mente di un popolo. Leggenda del calcio italiano, ha portato un Paese in alto. Più in alto di tutti, quando il calcio era un traguardo personale e collettivo prima ancora che un obiettivo.
Cambia e tanto, come cambiano quelle braccia verso il cielo oggi. Quasi liberatorie, in un calcio dove devono pesarsi i gesti e soprattutto le parole. Restando in tema, il nome di Paolo Rossi non può limitarsi ad essere una targa celebrativa: lo pensano gli estimatori, ma soprattutto i compagni di quella Nazionale che ha brillato prima ancora dei ragazzi di Mancini o degli “eroi” di Berlino di Lippi. A Rossi va dato l’Olimpico: proposta scritta, presentata e magari applicata. Per quello, però, ci vuole tempo.
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Non così tanto perchè fra i promotori c’è anche Gianni Infantino: il Presidente della FIFA, infatti, si è detto più che favorevole all’iniziativa spegnendo anche le voci di un possibile ostracismo da parte di qualcuno. “Non esiste essere contrari a Pablito, tutti devono sostenere il progetto di intitolargli l’Olimpico. Nessuno come lui con l’Italia, mi ricordo perfettamente quel Mondiale: ha inciso sulla memoria di tutti”, così il Patron della FIFA a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1.
Paolo Rossi, dunque, dovrebbe essere presto il nome dello stadio della Capitale. Come fu per Maradona a Napoli, per ragioni diverse, ma con lo stesso intento. Nel frattempo l’Italia rende omaggio ogni momento e in qualsiasi modo a Pablito. Prima di Natale è stato inaugurato un aereo con il suo nome dalla nuova compagnia di bandiera: ITA. Azzurro, fiammante, affidabile. Paolo Rossi: un nome, una garanzia. Non da oggi.
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