Capodanno, la notte di San Silvestro è sempre un’occasione di festa in attesa del 1° Gennaio: calano i veglioni, tornano i pianobar.
Capodanno è sempre un’incognita: la notte di San Silvestro fa rima, da secoli, con festeggiamenti. Mai come quest’anno c’è bisogno di festeggiare dopo 365 giorni duri e parecchio impegnativi. Colpa di Omicron e non solo.
Il 2021 è un anno ricco di insidie, ma anche qualche soddisfazione: l’Italia prova a uscire dalla pandemia Covid per riprendersi una vita normale. Il risultato non è ancora ottenuto, ma ci sono diversi motivi per essere ottimisti. Uno in più per festeggiare l’anno che arriva con le speranze che si porta dietro: il punto è dove andare.
Leggi anche – Caso Osimhen, scontro Nigeria-Napoli: possibili le vie legali
Capodanno, a San Silvestro torna in auge il pianobar
In passato la risposta sarebbe stata più facile, nel 2021 con lo spauracchio dei contagi e la paura generalizzata sono fioccate le disdette negli alberghi e nei ristoranti: la gente ha preferito restare a casa. Anche a causa della necessità del Green Pass rafforzato che non tutti hanno. Burocrazia a parte, ci sono anche le ripercussioni economiche: un veglione organizzato costa molto più di una spesa accettabile.
Quindi gli italiani preferiscono investire sulla qualità del cibo. Il 30% in più, secondo le recenti stime, ha scelto di fare così. Tornano, invece, in auge i pianobar: per gli amanti del rischio, la notte di San Silvestro è tra i locali di ristorazione dotati anche di musica dal vivo. Senza assembramenti, con il pianista che suona e canta live, mentre i commensali sono al tavolo e assistono fra un sorriso e un commento. Siamo tornati idealmente negli anni ’90. Questa svolta vintage piace ai consumatori.