Antonio Raddi aveva 28 anni, una vita davanti a sé. Il giovane era detenuto in carcere a Torino: indagini in corso sulla sua morte. La seconda perizia tecnica avrebbe riscontrato una ipotesi grave.
Un detenuto di 28 anni perse la vita nel 2019 per una infezione polmonare in seguito a una perdita di peso di 25 chili. Sulla situazione del ragazzo si ipotizzò che stesse fingendo di non riuscire a mangiare, ma in realtà la situazione era molto più grave del previsto. Antonio Raddi morì nel 2019 e il suo caso è finalmente approdato in tribunale.
Si terrà a breve la discussione dei familiari circa la possibilità di non archiviare l’inchiesta. La seconda consulenza di tipo tecnico, richiesta dalla Procura di Torino, avrebbe evidenziato cure non adeguate per il 28enne deceduto presso la casa circondariale delle Vallette.
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I genitori del ragazzo si sarebbero opposti alla decisione di archiviazione, nel frattempo i nuovi consulenti della seconda perizia hanno evidenziato che si sarebbe reso necessario “anche l’ausilio di approfondimento clinico-specialistico e di laboratorio“, si legge nella nota. Sarebbero quattro gli indagati, ma non vi sarebbero prove sufficienti per additare eventuali responsabilità allo staff medico delle Vallette.
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Tutto partì ad agosto 2019 con l’allarme lanciato dal giovane in carcere, in merito al problema di riuscirsi ad alimentare. Molti pensavano che si trattasse di una situazione non veritiera. Il 14 dicembre 2019 immediato il trasferimento d’urgenza presso il pronto soccorso, con tanto di attestazione del grave stato di denutrizione.
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