Tamponi in farmacia, il presidente Mandelli a Free.it, “Ci sono le code ma il sistema regge”

Negli ultimi giorni in tutta Italia ci sono state lunghe file per un tampone in farmacia. In coda per ore, tantissime persone intenzionate a fare un test rapido. Sia per contatti a rischio, sia per prudenza, prima di incontrare parenti e amici per Natale. In ESCLUSIVA al quotidiano online Free.it Andrea Mandelli, presidente nazionale della Federazioni ordini farmacisti italiani.

Tamponi in farmacia, il presidente dei farmacisti Mandelli ha detto a Free.it che ci sono le code ma il sistema regge

Anche oggi, dopo un week end di lunghe code, c’è stato l’assalto alle farmacie per fare un tampone rapido. L’attesa media è di quasi due ore. Perché nella maggior parte delle farmacie non è necessario prenotare, e allora si corre per prudenza. Per ottenere il Green Pass per viaggiare, per chi non è vaccinato. Per chi ha avuto contatti sospetti, o una influenza sospetta. O per chi vuole essere tranquillo prima di incontrare parenti e amici per Natale. In ESCLUSIVA al quotidiano online Free.it Andrea Mandelli, presidente nazionale della Federazioni ordini farmacisti italiani.

Qual è la situazione attuale delle farmacie per la corsa ai tamponi? 

Si sono verificati degli affollamenti sporadici, dovuti sia all’arrivo della nuova variante e delle probabili nuove misure di contenimento del contagio. Ma anche al calendario: nell’imminenza delle festività le persone intensificano i test e anche chi conduce una vita ritirata intensifica le occasioni sociali. Detto questo, mi sembra prematuro lanciare allarmi. La rete delle farmacie è da aprile che eroga questo servizio, ampliando gli orari, operando anche nei giorni di chiusura e nella pausa pranzo”.

La rete delle farmacie riesce, quindi, tenere il passo con le richieste?

“Quando è entrata in vigore la certificazione verde, abbiamo più che raddoppiato nel giro di pochi giorni il numero dei tamponi eseguiti. Passando a una media di quasi 800mila che stiamo mantenendo anche ora. Il sistema tiene grazie all’impegno dei colleghi che ringrazio. Però devo ribadire un concetto fondamentale: dall’emergenza non si esce aumentando i tamponi, ma aumentando le vaccinazioni. I vaccini, anche in attesa dell’arrivo dei farmaci antivirali, restano la sola arma efficace di cui disponiamo. Ed è fondamentale aumentare l’offerta e l’opera di convincimento”.

È cambiato il clima negli ultimi tempi nelle farmacie per i non vaccinati che magari sono aggressivi?

“Anche in questo caso abbiamo registrato episodi di diversa gravità, come le scritte no-vax apparse in alcune farmacie del ravennate. O l’aggressione alla collega di Roma. Fatti inquietanti, che non vanno minimizzati ma che fortunatamente rappresentano ancora un’eccezione. I cittadini comprendono che i farmacisti si stanno adoperando per rispondere a una situazione senza precedenti”.

Tamponi in farmacia, Andrea Mandelli a Free.it, “Significativi i dati sui vaccini in farmacia”

Tamponi in farmacia. Per Andrea Mandelli sono significativi i dati sui vaccini in farmacia

Come stanno andando le vaccinazioni nelle farmacie?

“Non abbiamo dati a livello nazionale, visto che hanno avviato il protocollo in tempi diversi e non in tutte le Regioni. Ma dove si è proceduto, la risposta è stata molto significativa. Nelle farmacie del Lazio hanno praticato oltre 100mila vaccinazioni contro il SARS-CoV2, 26miladelle quali sono terze dosi. Nelle Marche, da giugno a ottobre, 125 farmacie hanno somministrato 38mila vaccini, 1300 dei quali sono terze dosi. Nelle farmacie di Napoli hanno somministrato più di 100mila dosi, a Verona più di 14mila, e l’elenco potrebbe continuare. Ma soprattutto abbiamo registrato il grande apprezzamento dei cittadini per la possibilità di potersi vaccinare vicino a casa, in un ambiente e da persone che conoscono”.

La gente dunque, preferisce la farmacia?

“Preferisce vaccinarsi senza dover andare troppo lontano, nel quartiere. E’ un dato che è emerso fin dall’esordio delle immunizzazioni in farmacia in Liguria, la Regione che ha cominciato per prima. Oggi il Paese può contare su poco meno di 40mila farmacisti abilitati all’esecuzione delle vaccinazioni. Tanto che in alcune Regioni è stato chiesto che partecipino anche all’attività degli hub. Abbiamo sempre fatto la nostra parte e non smetteremo ora. Si deve fare tutto il possibile per evitare all’Italia e agli italiani una nuova chiusura”.

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