Mariastella Gelmini è consapevole di come la situazione della pandemia sia in continua evoluzione e per questo non si possono escludere nuove misure. Il ministro ha parlato al Corriere della Sera e annunciato di voler salvaguardare la salute dei cittadini.
L’Italia cerca di ripartire e deve fare i conti con l’aumento dei contagi da Covid-19. A parlarne è stato il ministro degli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini che ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera. La situazione nel Paese è sotto controllo, ma è bene “prendere tutte le precauzioni per tutelarci. Bisogna salvaguardare la salute e di conseguenza anche il turismo. La circolazione della variante Omicron in Italia al momento è limitata“, commenta il ministro.
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Si spinge quindi per la dose di richiamo, evidenziando anche le novità in merito alla terza dose. Sono oltre 20mila i casi registrati nelle ultime 24 ore e 120 le vittime. I numeri in aumento avrebbero quindi evidenziato la necessità di accelerare sulla campagna vaccinale. Al contempo è stato prorogato lo stato di emergenza per frenare l’avanzata dei contagi.
Mariastella Gelmini fra politica e pandemia parla al Corriere della Sera
I retroscena impongono analisi politiche e dubbi riguardanti la decisione di Draghi di prorogare fino al 31 marzo 2022 lo stato di emergenza. Il ministro spiega con attenzione che non si tratta di una decisione politica, ma di qualcosa che vuole tutelare la salute dei cittadini. “Sarebbe bene evitare di veder sbucare la questione Quirinale ad ogni angolo. Lo stato di emergenza è una misura che consente alla Protezione civile e alle strutture sanitarie di agire in fretta, aggirando ostacoli burocratici“, ha ricordato Mariastella Gelmini.
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Intanto il Consiglio dei ministri non ha deciso per l’obbligo della mascherina all’aperto. La scelta del governo è quella infatti di lasciare la decisione agli enti locali. Il ministro chiede nel frattempo la collaborazione dei cittadini, durante il periodo delle vacanze di Natale, soprattutto vista la chiusura delle scuole per diverse settimane.
