Svelato il piano sull’assalto a Capitol Hill: nessuno fermò il colpo di stato USA

Assalto a Capitol Hill, la Commissione del Congresso che indaga sui fatti dello scorso 6 gennaio ha ricevuto un piano dettagliato per la ripresa del potere da parte di Donald Trump. A consegnarlo l’ex capo dello staff della Casa Bianca Mark Meadows. La notizia è stata riportata dal quotidiano britannico The Guardian.

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Svelato il piano sull’assalto a Capitol Hill: nessuno fermò il colpo di stato USA

Un piano dettagliato per la ripresa del potere da parte di Donald Trump girava negli ambienti della Casa Bianca nei giorni precedenti all’assalto a Capitol Hill dello scorso 6 gennaio. Lo ha consegnato alla Commissione del Congresso che indaga sui fatti l’ex capo dello staff della Casa Bianca Mark Meadows. Secondo il The Guardian Meadows avrebbe consegnato una versione della presentazione PowerPoint, lunga 28 pagine, ricevuta tramite mail.

Il PowerPoint si intitola “Election Fraud, Foreign Interference & Options for 6 Jan”. Conterrebbe la raccomandazione a Trump di dichiarare lo stato di emergenza per questioni di sicurezza nazionale. L’obiettivo sarebbe stato quello di ritardare la certificazione della vittoria elettorale di Joe Biden da parte del Senato. In più si suggeriva l’annullamento di tutti i voti elettronici. Il pretesto sarebbe stato una presunta interferenza straniera nelle elezioni che hanno portato Biden alla Casa Bianca.

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Capitol Hill, il piano per ribaltare le elezioni americane

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Capitol Hill, il piano per ribaltare le elezioni americane

Secondo quanto riferito dal The Guardian un ex colonnello dell’esercito texano avrebbe architettato un piano per ribaltare le elezioni americane . Prima dello scorso 6 gennaio l’ex militare lo avrebbe inviato a diversi senatori e membri del Congresso repubblicani. I senatori e i membri del Congresso dovrebbero prima essere informati sull’interferenza straniera, suggeriva il PowerPoint. A quel punto Trump avrebbe potuto dichiarare un’emergenza nazionale e dichiarare non validi tutti i voti elettronici. L’ipotesi sarebbe stata chiedere al Congresso di concordare un rimedio costituzionalmente accettabile.

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Oggi la Commissione della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti che indaga sui fatti del 6 gennaio chiede di ascoltare altre sei persone, tra cui l’ex assistente dell’ex presidente degli Stati Uniti Max Miller. Le persone chiamate a comparire saranno interrogate sulle presunte responsabilità in relazione all’assalto a Capitol Hill.

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