Torri Gemelle, Iran condannato: cosa dice la sentenza della Cassazione

La Cassazione ha accolto il ricorso dei familiari delle vittime dell’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre del 2001 contro la sentenza della Corte di Appello di Roma. Il tribunale non aveva riconosciuto il verdetto della Corte federale di New York che condannava l’Iran a risarcire i parenti delle vittime.

Memorial dell’11 settembre a New York

Tra le vittime del crollo delle Torri, almeno 260 sono gli uomini e le donne di origine italiana. Il ricorso era stato firmato, inizialmente, da Angela Stergiopoulos. A lei si unirono altre centinaia di uomini e donne che hanno perso un familiare.

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Per la Cassazione la normativa statunitense contro il terrorismo è pienamente compatibile con il nostro ordinamento il quale prevede deroghe alla sovranità quando si è di fronte ad atti contro la dignità umana e di gravità assoluta, come nel caso dell’attentato alle Torri Gemelle.

I giudici della Cassazione prevedono anche un “danno punitivo”

I parenti delle vittime saranno risarcite dall’Iran anche in Italia

I giudici dell’alta corte, oltre al risarcimento dei tradizionali danni patrimoniali, prevedono anche per il riconoscimento del ‘danno punitivo‘ per disincentivare i governi stranieri dal sostegno al terrorismo.

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Nel 2018, la Corte di Appello di Roma aveva dissequestrato 4,5miliardi di euro della Banca centrale dell’Iran depositati in Italia. Se venisse riconosciuto il verdetto di New York queste somme potrebbero essere utilizzate come risarcimento per i familiari ed eredi delle vittime dell’attentato del 2001.

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