730, ecco tutti i casi in cui saltano le detrazioni

Al via nuove regole sulle detrazioni per i contribuenti che hanno debiti con lo Stato. Che effetti produrranno le nuove norme, e chi ne è escluso.

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730, ecco tutti i casi in cui saltano le detrazioni

Per i contribuenti che hanno debiti con lo Stato è in arrivo una notizia certamente non gradita. Il governo starebbe pensando di effettuare dei tagli all’interno del 730, il modulo utilizzato per pagare le tasse da lavoratori dipendenti e pensionati, al fine di recuperare le somme dovute.

Il meccanismo immaginato è una sorta di compensazione tra crediti e debiti del cittadino con la pubblica amministrazione. Se ad esempio una persona dovesse avere un credito d’imposta grazie a una detrazione del valore di 500 euro, ma anche un debito nei confronti dello Stato di 100 euro, nel 730 avrà questa persona avrà la possibilità di detrarre solo 400 euro. Esclusi dal conto saranno tutti i debiti inferiori a 100 euro, e quelli su cui si sia ottenuto una sospensione o una rateizzazione da parte dello Stato.

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Riforma 730, contro tagli a detrazioni si potrà fare ricorso

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Riforma 730, contro tagli a detrazioni si potrà fare ricorso

Il nuovo provvedimento è in via di introduzione attraverso l’articolo 28-ter del “Testo unico della riscossione”. E’ dunque pronto a far parte della nuova Legge di Bilancio. Addio dunque ai rimborsi pieni, con una misura che cerca di raggiungere il duplice obiettivo di aumentare la riscossione e colpire chi non abbia pagato, per esempio, una rata della Tari.

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Prima di erogare la detrazione, l’Agenzia dell’Entrate verificherà con il Fisco la situazione economica del cittadino, provvedendo dunque in seguito a erogare la cifra derivante dall’analisi crediti-debiti. A comunicare al debitore entro 60 giorni il taglio del rimborso o della detrazione sarà il settore Riscossione dell’Agenzia delle Entrate stessa. Decisione a fronte della quale il debitore potrà però opporsi – di fronte al giudice competente – entro 30 giorni.

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