Imu 2021, tutte le esenzioni e gli sgravi previsti dal governo

Nell’ambito delle misure per fronteggiare gli effetti economici della pandemia, alcuni sgravi sull’Imu previsti dal governo sono senza dubbio utili da conoscere per i proprietari di casa. 

Imu 2021, tutte le esenzioni e gli sgravi previsti dal governo

Si avvicina il pagamento dell’Imu, la tassa sugli immobili. Il 16 dicembre dovrà essere saldata la seconda rata o l’imposta nella sua totalità. Il governo ha però previsto, data la situazione pandemica, alcune misure per ridurne l’impatto sul bilancio. Almeno per quanto riguarda alcune categorie di cittadini e lavoratori.

Sono previste quest’anno numerose esenzioni ed incentivi, sia a livello nazionale che locale. Non pagheranno ad esempio l’imposta i possessori di cinema, sale da concerto e teatri, sgravio di cui beneficeranno anche nel 2022. Al contrario delle altre attività commerciali, tenute a pagare la seconda rata dopo aver invece beneficiato quest’anno dell’esenzione della prima. Niente Imu anche per i proprietari di immobili in aree colpite da eventi sismici.

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Imu, coniugi con residenze diverse la pagheranno su un immobile a scelta

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Imu, coniugi con residenze diverse la pagheranno su un immobile a scelta

Un emendamento al decreto Fisco-lavoro ha poi sciolto un dubbio che attanagliava moltissime coppie italiane. Due coniugi con residenze separate, dunque abitanti in due edifici diversi, dovranno pagare l’Imu solo su uno degli immobili. Alcune recenti sentenze della Cassazione avevano suggerito che il beneficio potesse essere annullato, cosa poi non avvenuta. L’immobile su cui pagare l’imposta sarà scelto dai coniugi stessi.

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Artigiani e commercianti nei comuni fino a 500 abitanti riceveranno invece fondi per pagare l’imposta: a questo fine lo Stato ha stanziato 10 milioni di euro per il 2022 e il 2023. Imu da non pagare invece per i proprietari di case date in affitto e su cui sia in corso il blocco dello sfratto richiesto causa morosità dell’inquilino. L’esenzione in questo caso varrà solo per il 2021, dato che nel 2022 non sarà prorogato il blocco degli sfratti, così come sancito dalla Corte Costituzionale.

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