Omicron, primo caso in Germania. La situazione del contagio in Europa

La variante Omicron sarebbe sbarcata in Germania. Forte sospetto delle autorità sanitarie tedesche sulla positività di un paziente arrivato dal Sudafrica. Ma un esperto di Oxford rassicura: i vaccini funzioneranno.

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Omicron, primo caso in Germania. La situazione del contagio in Europa

Rilevato anche in Germania il primo paziente infetto dalla variante Omicron. Non una buona notizia per il governo tedesco, già impegnato in una durissima battaglia contro la quarta ondata della pandemia. “La variante Omicron è già arrivata in Germania con grande probabilità“, ha affermato Kai Klose, ministro degli Affari sociali del Land dell’Assia, in un tweet questa mattina.

“La notte scorsa sono state rilevate diverse mutazioni tipiche della Omicron in un viaggiatore proveniente dal Sudafrica“, ha aggiunto Klose. Il passeggero positivo è arrivato a Francoforte, dove si trova attualmente in isolamento domiciliare, monitorato costantemente dalle autorità sanitarie. Queste ultime non hanno ancora completato il sequenziamento, ma secondo Klose hanno il “forte sospetto” che si tratti della variante Omicron.

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Omicron, l’Europa si blinda. Ma arrivano le prime rassicurazioni sulla tenuta dei vaccini

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Omicron, l’Europa si blinda. Ma arrivano le prime rassicurazioni sulla tenuta dei vaccini

Dopo il caso rilevato su una ragazza in Belgio e l’apprensione per i 61 positivi sbarcati in Olanda con un volo dal Sudafrica, il caso in Germania sembra sancire definitivamente l’arrivo della nuova variante in Europa. Un elemento di preoccupazione ulteriore in un continente che sta faticando a contenere la diffusione del virus, e dove tornano misure restrittive pesante. In Austria è già in vigore il lockdown nazionale da lunedì scorso, in Olanda dalle 17 alle 5 di mattina sono chiusi ristoranti, bar e negozi di ogni tipo.

Situazione ormai fuori controllo per decessi e contagi in gran parte dell’Europa dell’Est, in particolare in Slovacchia, che ha reimposto anch’essa il lockdown nazionale. La Germania, che ha superato i 76mila casi giornalieri, ha invece attivato il protocollo 2G che esclude dalle attività pubbliche chiunque non sia guarito o in possesso del certificato vaccinale. Ma l’arrivo di Omicron, se fossero confermate le ipotesi sulla sua maggiore letalità, potrebbe forzare Berlino a nuovi provvedimenti ancora più duri.

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Un segnale di speranza arriva però da Andrew Pollard, direttore dell’Oxford Vaccine Group che ha messo a punto il vaccino AstraZeneca. Per Pollard, che ha parlato alla Bbc, “se si guarda dove si trova la maggior parte delle mutazioni, sono pressoché le stesse zone della proteina spike osservate finora in altre varianti“. Questo significa, spiega lo studioso, “che nonostante le mutazioni esistenti in altre varianti, i vaccini hanno continuato a prevenire le forme molto gravi anche con le varianti Alpha, Beta, Gamma e Delta“. I sieri attualmente a disposizione dovrebbero dunque proteggere contro le conseguenze più pesanti anche rispetto alla variante Omicron. Ma serviranno ulteriori studi.

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