Rai, caos in Viale Mazzini: dipendenti contro l’azienda, Fuortes e Soldi nel mirino

Rai, bufera in Viale Mazzini. Dipendenti sul piede di guerra contro i vertici, comunicato stampa al vetriolo di IndigneRai.

Nomine Rai, i nuovi Direttori di tg (Getty Images)
Nomine Rai, i nuovi Direttori di tg (Getty Images)

Rai, piena tempesta in Viale Mazzini, le nuove nomine dei Direttori di telegiornale la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dopo le polemiche di UsigRai, che chiede una tv pubblica lontano dalle logiche di partito, e l’altolà dell’ex Premier Giuseppe Conte che ha espresso disappunto per aver visto la propria forza politica “esautorata” dal contesto asserendo che nessun pentastellato andrà più in Rai, le proteste non si placano.

Anche i dipendenti sono sul piede di guerra: il Cavallo – per restare in tema – viaggia a briglia sciolta. Nel senso che   gli addetti ai lavori lamentano più di una criticità: diramato un comunicato stampa ufficiale da parte dell’associazione IndigneRai, in cui emerge tutto lo sdegno per una situazione di precarietà e – a detta di molti – senza futuro. Come dire che non è solo la Governance il problema, ma proprio la composizione di un progetto che non avrebbe – si legge – una programmazione chiara.

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Rai, dipendenti sul piede di guerra: duro attacco ai vertici di Viale Mazzini

Direttori tg, i nomi di Viale Mazzini (Getty Images)
Direttori tg, i nomi di Viale Mazzini (Getty Images)

Nella fattispecie, si lamenta un “periodo di profonda crisi economica, editoriale e industriale, ma soprattutto morale”. Nel mirino Fuortes e Soldi, vertici incaricati di risollevare la Rai dal “pantano” – testuali parole – quando invece “hanno lasciato la tv di Stato così come l’hanno trovata. Se non peggio”.

Non è tutto oro quel che luccica: la televisione pubblica sta vivendo momenti di profondo sgomento malgrado i prodotti che propone siano migliori rispetto al passato. Successo di pubblico ieri sera per la nuova fiction Blanca. L’audience, però, non appiana i problemi strutturali. Faida destinata a durare, non è detto che possa trasformarsi in spaccatura definitiva. A giudicare dalle parole usate, sembrerebbe essere un processo già avviato. Occorre capire chi sono gli imputati e soprattutto fino a che punto.

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