Grammy, nessuna nomination per l’Italia e il web insorge

Subito dopo l’annuncio delle candidature è esplosa una grossa polemica in rete. Nessun italiano è stato nominato in nessuna categoria, ma l’America ha voluto comunque i Maneskin come presentatori delle nomination

Grammy, esclusi i cantanti italiani

Una felicità leggermente offuscata quella dei Grammy Awards 2022, che ha visto la la band italiana del momento presentare alcune nomination, ma al contrario l’Italia non era presente in nessuna categoria. Dopo il primo momento di euforia, per l’onore di rivedere nuovamente Damiano & Co. in mezzo a tanti artisti così famosi, presentare le candidature, il web è però insorto.

Sia Laura Pausini, che i Maneskin, e parliamo di due nomi super internazionali, sono stati snobbati, anche se però l’organizzazione ha voluto fortemente i Maneskin per presentare le nomination. Questo perché la band romana in questo momento in America sta facendo impazzire tutti. Dall’apertura del concerto dei Rolling Stones, ai più grandi programmi come quello di Jimmy Fallon, averli è sinonimo di importanza. Allora perché non includerli in una delle categorie?

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Grammy, nessuna candidatura neanche per Laura Pausini

Come mai ci hanno snobbato? Non avranno forse paura di noi italiani?” questa è la frase che si legge un po’ ovunque in rete, visto che se i Maneskin sono così famosi da poter presentare un premio e aprire un concerto come quello degli Stones, non lo sono altrettanto per avere una nomination, magari come “New Artist”? Sembra un po’ inspiegabile come cosa. Per non parlare poi di Laura Pausini.

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Famosa in tutto il mondo, pluripremiata con milioni di dischi venduti in ogni parte del globo, anche lei è rimasta a bocca asciutta. Davvero una caduta di stile quella americana che non ha riconosciuto all’Italia un indubbio valore artistico, riscontrato in tutto il mondo. Probabilmente ancora brucia la vittoria dei coreani BTS che agli Amas (American Awards) hanno portato a casa tutti i premi compreso quello di Artisti dell’Anno lasciando in panchina gli artisti americani. A loro la nostra stessa sorte, nominati sì, ma in categorie minori, però chiamati lo stesso ad annunciare le candidature in diretta televisiva.

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