Covid, allarme OMS : “In Europa 2 milioni di morti entro Marzo”

Il Covid-19 continua a spaventare l’Europa. L’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che entro marzo 2022 nel vecchio continente ci saranno 2 milioni di morti per coronavirus, se le Autorità non interverranno tempestivamente.

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Covid, allarme OMS : “In Europa 2 milioni di morti entro Marzo”

Il Covid-19 è tornato a essere la prima causa di mortalità nella Regione Europea. Altri 2 milioni di persone rischiano di morire entro marzo 2022 in Europa se le Autorità competenti non adotteranno misure urgenti per arginare l’aumento dei contagi. L’allarme arriva direttamente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che in una nota spiega che “la Regione Europea resta nella morsa della pandemia.

“La scorsa settimana le morti attribuite al Covid sono aumentate di 4.200 al giorno, raddoppiando la cifra di 2.100 al giorno della fine di settembre. Oggi il Covid-19 è la prima causa di morte in Europa e Asia centrale, precisa l’Oms. Da inizio pandemia sono stati 1.467.935 i decessi per coronavirus nel vecchio continente.

Covid, Dir. Oms Europa: “Obbligo vaccinale solo in mancanza di alternative”

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Covid, Dir. Oms Europa: “Obbligo vaccinale solo in mancanza di alternative”

A causa dell’elevata contagiosità della variante Delta la quarta ondata rischia di diventare terribile. Il Direttore per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Hans Kluge ha spiegato che il Covid-19 “è tornato la prima causa di mortalità della nostra regione” ma rispetto alle prime ondate ora “sappiamo cosa deve essere fatto”.

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Kluge ha chiarito che la crescita dei contagi è legata alla stagione invernale e alla scarsa copertura vaccinale di diversi Stati dell’Unione. Per il Direttore per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità l’obbligo vaccinale dovrebbe essere preso in considerazione come estrema ratio e sarebbe, comunque “molto opportuno” instaurare un dibattito a livello legale e sociale sulla questione.

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“Prima ci sono altri strumenti, come il Green Pass. Questa non è una restrizione della libertà. Piuttosto è uno strumento per mantenere la nostra libertà individuale, conclude Kluge.

 

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