L’ex stratega di Donald Trump, per il momento, non andrà in carcere. Lo ha deciso il giudice, dopo che lo stesso Bannon si è consegnato all’FBI in seguito all’accusa di oltraggio al Congresso.
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Bannon, uno degli artefici della vittoria presidenziale di Trump nel 2016, rimarrà libero fino al processo. L’ex collaboratore dell’ex presidente degli Stati Uniti dovrà comunque sottoporsi ad alcune limitazioni: consegna del passaporto, controllo settimanale dei servizi pre-detentivi, informazione sui movimenti fuori del distretto di Washington.
La prima udienza del suo processo è fissata per giovedì. Intanto lo stesso Bannon ha lanciato il guanto di sfida, soprattutto in vista delle elezioni di Midterm del 2022, ai vertici del partito Democratico e allo stesso presidente degli Stati Uniti, Joe Biden: “Non cederò, hanno preso la persona sbagliata“: ha detto subito dopo essere stato rilasciato in libertà vigilata.
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Bannon contro tutti, attacco ai vertici del partito Democratico
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L’ex stratega di Donald Trump ha accusato il ministro della giustizia Merrick Garland, la speaker della Camera Nancy Pelosi e il presidente Joe Biden di aver voluto la sua incriminazione. “Siamo stanchi di giocare in difesa, ora giocheremo all’attacco“, ha aggiunto.
Bannon è stato indagato per non aver testimoniato davanti al Congresso degli Stati Uniti e per non aver consegnato i documenti richiesti. Per entrambi i capi d’accusa rischia fino a due anni di carcere.