Bimba abbandonata in Ucraina, la confessione della madre ai magistrati

La donna che doveva essere la mamma di Luna ha rinunciato a lei. Ai magistrati  della Procura di Novara ha confessato le sue difficoltà e poi la decisione sua e del compagno di abbandonare la figlia. La bimba ora è in Italia. 

Bimba abbandonata in Ucraina Free.it

Che c’entro io con lei? Non me la sono sentita più di crescerla, mi dispiace”. Sono le parole che ha confessato alla Procura di Novara la donna che doveva essere la mamma di Luna (nome di fantasia ndr). Lei, che insieme al marito, aveva tanto voluta una figlia, ha deciso di rinunciare alla piccola. Che ora sarà data in adozione. La coppia era arrivata fino in Ucraina per far nascere la bimba da madre surrogata. Cioè una donna che porta in grembo il figlio nato da ovulo e seme maschile di un’altra coppia.

In Ucraina la maternità surrogata è una pratica consentita. I genitori di Luna, nel 2020 avevano scelto di far nascere la bimba da un’altra donna, ma poco dopo il parto sono iniziati i problemi. “Mi dispiace, ma io non posso più crescerla”, ha detto la donna quando ha lasciato la bimba al consolato italiano di Kiev. Le difficoltà della donna si sono dapprima trasformate in liti con il compagno e poi nella decisione di entrambi di rinunciare al ruolo di genitori di Luna.

Bimba abbandonata in Ucraina,  ora è con una famiglia affidataria

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In quel momento si è aperto un iter giudiziario che è ancora in corso. La bimba è stata portata in Italia, perché i genitori hanno tagliato i fondi alla tata ucraina cui l’avevano lasciata. E la ragazza non aveva più i mezzi per accudirla. E allora la procura dei minori di Torino ha disposto l’affido della bimba qui in Italia. Luna, che ora ha un anno e tre mesi, è stata per ora affidata una coppia della provincia di Novara. La nuova famiglia le ha trovata una tata che parla ucraino, così da non creare alla piccola traumi linguistici. E la terrà con sé fino a che non verranno trovati altri due amorevoli genitori.

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La coppia di genitori naturali è stata ascoltata dalla procura, ma entrambi hanno confermato di non voler più occuparsi di quella che doveva essere la loro primogenita. Ora dovranno firmare i documenti per l’adozione. Intanto, Maria Sole Giardini, consigliere generale dell’associazione Luca Coscioni, si è già fatta avanti per adottare la piccola Luna. “Non si tratta di come un bambino nasce, ma dell’amore che si è disposti a dargli. È per questo che io e mio marito Sergio siamo disponibili ad accoglierla”, ha detto la Giardini.

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