Casa occupata, il lieto fine per Ennio: la storia del nonnino che ha commosso l’Italia

Una storia con un bel finale è accaduta nel quartiere Don Bosco a Roma: il signore Ennio è finalmente rientrato nella casa occupata abusivamente da una 28enne.

Occupazione abusiva di una casa a Roma, intervengono i carabinieri (Immagine Facebook)

La vicenda dell’uomo di 86 anni, così come evidenziato da Il Messaggero, inizia il 13 ottobre 2021. Ennio Di Lalla ha vissuto praticamente per circa tre settimane senza la sua casa. Il pensionato è riuscito finalmente a rientrare nella dimora, ma i danni degli occupanti abusivi sarebbero veramente gravi.

Il signore anziano ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano romano in cui ha espresso gratitudine anche verso Alessandro Oliveri, suo legale di fiducia, che lo ha aiutato in questo periodo molto difficile. “Piango per i miei ricordi andati in fumo. Ma ringrazio chi alla fine mi ha aiutato a riavere almeno le mura“, commenta Ennio al rientro in casa. L’uso dell’appartamento è stato recuperato durante la mattinata movimentata di venerdì 5 novembre 2021.

Casa occupata a Roma, la storia quasi lieto fine di Ennio

Casa occupata, storia a lieto fine per Ennio Di Lalla nella foto con il suo avvocato Alessandro Olivieri (Immagine Facebook)

La casa dell’uomo è stata occupata abusivamente da una 28enne residente nel campo nomadi di via Gordiani. Durante lo sgombero la ragazza non era in casa, ma è stata comunque rintracciata successivamente nei pressi dell’abitazione. Vista l’età del signore Ennio, il giudice per le indagini preliminari ha chiesto il sequestro dell’appartamento dopo aver esaminato il caso. Subito dopo è stato ovviamente firmato un atto che ha restituito la casa a Ennio Di Lalla in quanto legittimo proprietario.

Tutto è partito la sera del 13 ottobre 2021 quando l’amministratore del condominio ha avvertito il signor Ennio in merito ad alcuni strani rumori provenienti dall’appartamento di sua proprietà. L’uomo di 86 anni ha denunciato l’indomani mattina quanto accaduto in casa, recandosi successivamente presso l’appartamento. “Ho provato ad inserire le chiavi nella toppa della serratura e ho constatato che non erano più funzionanti. Notato l’evidente danneggiamento della porta ho dedotto che era stata sostituita la serratura. Avendo paura di trovare ancora qualcuno all’interno, mi sono recato in un ufficio di polizia per chiedere un immediato intervento“, ha dichiarato l’uomo a Il Messaggero.

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Sta di fatto che per motivi di ordine pubblico, nonché nel pieno rispetto della legge, i militari avrebbero consigliato all’uomo di andare via da lì. Ennio ha raccontato di non aver trovato in casa “tanti beni di valore, una decina di quadri d’autore, libri rari, una collezione di monete, un’altra di accendini d’oro, orologi, ma anche vestiti e scarpe di marca”, ha concluso l’uomo che è comunque contento per essere rientrato in casa.

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