Alluvione Catania, Carabiniere salva dalle acque in extremis una donna

Salvata per miracolo da un carabiniere. Una donna è stata trascinata via dall’acqua durante l’alluvione che ha colpito Catania. Solo l’intervento di un giovane militare ha evitato la quarantenne morisse affogata.

Tra le notizie di devastazioni e lutti, ce n’è anche qualcuna bella, che ci racconta di una vita salvata e di un carabiniere coraggioso. Durante l’alluvione che ha colpito Catania lunedì, una donna si è trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato. A Passo del Fico, la quarantenne era in auto quando è stata travolta e trascinata via dall’acqua. Ha cercato di salvarsi nuotando, ma intanto e annaspava  ed era in grossa difficoltà.

A quel punto, è intervenuta una pattuglia dei Carabinieri che ha visto la donna e ha cercato di intervenire. La furia dell’acqua e il vento non aiutavano e allora sul posto è arrivata un’altra volante. In quattro, i carabinieri hanno fatto una catena umana per tenersi saldi tra loro e nello stesso tempo per arrivare alla donna. La quarantenne intanto tentava di tenersi a galla, ma era colpita da rami e detriti trascinati dalla corrente. E’ stato Maurizio Anicito, carabiniere scelto di trentatré anni, a raggiungere la signora e a calmarla.

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Alluvione Catania, Carabiniere eroe. La donna era sotto shock

Era visibilmente sotto choc, era aggrappata al guardrail mentre l’acqua la stava trascinando via, ma ormai le forze la stavano abbandonando. E la corrente rischiava di travolgerla. Siamo intervenuti giusto in tempo e siamo riusciti a salvarla. Abbiamo solo fatto il nostro dovere“, ha racconto il giovane Anicito. La donna era stremata e non avrebbe resistito ancora a lungo. Solo l’intervento dei militari del nucleo di Catania ha permesso di salvarle la vita.

Era a 30 metri da noi. Così, abbiamo fatto una catena umana e l’abbiamo raggiunta. L’abbiamo rassicurata, noi intanto ci tenevamo per mano per non essere travolti, il nostro punto fermo era l’albero. Un collega si è aggrappato all’albero, e un collega dopo l’altro siamo riusciti a raggiungere la signora“, ha raccontato ancora Maurizio Anicito. Il carabiniere era completamente immerso nell’acqua e ha faticato a tenersi in equilibrio, senza perdere la presa della donna. Sarebbe potuta finire molto male per entrambi. “Noi facciamo questo come lavoro, siamo pronti anche a rischiare. Siamo lì per questo motivo“.

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