Lazio, il falconiere di Olympia sospeso per il saluto romano. La replica: “Era un saluto militare”

Il falconiere della Lazio Juan Bernabè dice la sua dopo il video virale sui social. L’addestratore sotto accusa per aver risposto ad alcuni tifosi con il saluto fascista. “E’ un saluto militare, mi dispiace”, si è difeso. La Lazio lo ha squalificato.

Bernabè Lazio
Il falconiere di Olympia è stato sospeso dalla Lazio

Nonostante il suo tentativo di spiegazione, la società calcistica  Lazio spa ha allontanato Juan Bernabè, l’addestratore di Olympia, l’aquila simbolo della squadra. “Appresa l’esistenza del video che ritrae Juan Bernabè in atteggiamenti che offendono la Società, i tifosi e i valori ai quali la comunità si ispira, sono stati presi provvedimenti. Immediata sospensione dal servizio della persona interessata e all’eventuale risoluzione dei contratti in essere”. Sono le parole della società sportiva, che ha diramato un comunicato stampa subito dopo la diffusione virale del video.

Tutto è accaduto lo scorso sabato quando dopo la partita vinta dalla Lazio contro l’Inter, Juan Bernabè ha fatto il saluto fascista. Il falconiere spagnolo si è spostato sotto la curva dei tifosi laziali che urlavano “duce, duce” e ha continuato a fare il saluto romano partecipando ai cori. La scena è stata immortalata in numerosi video che hanno iniziato a circolare prima sulle chat private e poi sui social fino a diventare di pubblico dominio.

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Lazio, il falconiere di Olympia si difende: “Mi dispiace”

Lazio Juan Bernabè
Sospeso il falconiere della Lazio. Lui si difende

Sono dispiaciuto per quello che è successo, io ho fatto un saluto militare” – ha detto Bernabè. “Sono una persona assolutamente di destra, del partito Vox in Spagna come pure tanti amici calciatori, ma non di idea fascista, non è proprio nella mia mentalità“, ha provato a giustificarsi Bernabè. Ma la società non ha intenzione di fare marcia indietro.

Il video ha suscitato moltissime reazioni di sdegno. “Davanti all’ostentazione di gesti e simbologie che rievocano ideali fascisti, non possono esserci ambiguità e tentennamenti. Il comportamento dell’addestratore dell’aquila Olimpia emblema della Lazio, non lascia spazio a dubbi. Via i fascisti e gli odiatori dal mondo del calcio”. Lo ha scritto in un comunicato Noemi Di Segni, a capo delle comunità ebraiche italiane.

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