Vulcano Cumbra Veja, eruzione infinita. La colpa? I cambiamenti climatici

Situazione critica a La Palma per l’eruzione del vulcano Cumbre Vieja. In un tweet l’Istituto vulcanologico delle Canarie Involcam ha comunicato che la colata lavica ha raggiunto l’oceano. Alta tensione per il rischio nubi tossiche.

L’eruzione del vulcano Cumbre Veja

E’ iniziata il 19 settembre l’eruzione del vulcano Cumbre Veja e dopo dodici giorni di attività ininterrotta la lava ha coperto la distanza che la separava dall’oceano. 6,5 kilometri che non sono riusciti a fermare la colata incandescente. E sono proprio le conseguenze imprevedibili del contatto tra lava e acqua marina a spaventare gli scienziati: esplosioni, formazioni di nubi tossiche, piogge acide e gas nocivi.

Stando alle stime dell’amministrazione de La Palma la lava è entrata in mare formando una lingua lunga circa 17,2 ettari. 7,4 invece i kilometri di strada distrutti dall’eruzione, a quanto comunicato da Copernicus, il Programma di osservazione della Terra dell’Unione europea. I vulcanologi spagnoli temono inoltre crolli nel cono principale del vulcano.

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Eruzione del vulcano Cumbre Veja, le misure straordinarie

Vulcano Cubre Veja

Il Consiglio direttivo delle Isole Canarie ha approvato in tutta fretta un decreto legge sulle misure fiscali, organizzative e amministrative da adottare per far fronte agli effetti dell’eruzione vulcanica. Lo scopo è fornire una risposta fiscale d’emergenza all’eruzione vulcanica.

Inoltre, come riportato dal periodico iberico El Pais, agli abitanti è stato concesso di poter tornare temporaneamente alle proprie case per ritirare gli effetti personali, ma solo a una distanza di 2,5 chilometri dal vulcano. Anche gli agricoltori di Puerto Naos, El Remo e Las Hoyas possono raggiungere le loro fattorie per irrigare le piantagioni.

Cambiamenti climatici e attività vulcanica: gli studi

L’attività vulcanica si intensifica con l’aumento dell’effetto serra

Secondo una ricerca della University of Texas di Austin Jackson School of Geosciences i cambiamenti climatici nel corso degli ultimi anni avrebbero amplificato l’attività vulcanica causata dai movimenti delle placche tettoniche. Gli scienziati hanno usato quasi 200 studi pubblicati per creare un database globale da cui ricostruire la storia vulcanica dei margini continentali nel corso degli ultimi 720 milioni di anni.

Stando allo studio, i periodi di maggiore attività dei vulcani lungo gli archi continentali avrebbero coinciso con i periodi di emissione di gas serra più intensa. E l’attuale attività vulcanica sul pianeta è in preoccupante crescita. Solo nel 2021, si sono verificate almeno 68 eruzioni in tutto il mondo.

Eruzioni vulcaniche e clima: la speranza

Fridays4Future

Episodi come quelli di La Palma sono indicativi del momento storico che stiamo vivendo. La questione climatica non è più trascurabile e gli effetti catastrofici sulla vita delle persone sono sotto gli occhi di tutti. Per questo assume una rilevanza particolare la tenacia delle giovani generazioni nel porre l’accento su una questione che dovrebbe essere trasversale.

“La speranza non viene dai bla bla bla dei politici. La speranza non viene dal non agire, dalle promesse vuote che tutto andrà bene. Dicono: fidatevi di noi, stiamo facendo tutto quello che possiamo, questa non è speranza. La speranza è questo, la speranza siamo noi, il popolo. La speranza è quando la gente si riunisce per fare il cambiamento”  ha dichiarato Greta Thunberg dal palco del Fridays4Future di Milano. “Non c’è più tempo” ha concluso.

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