Agosto sarà il mese in cui moltissimi percettori riceveranno dall’INPS una richiesta di risarcimento: le prestazioni sotto l’occhio del ciclone.
Quest’estate si sta rivelando molto calda, ma stavolta non c’entrano le temperature. L’INPS sta iniziando una vera e propria caccia alle streghe contro chi, in un modo o nell’altro, ha percepito bonus senza averne diritto. Può capitare anche a sostegni come il bonus nido che venga richiesto il rimborso a causa di un’accettazione errata.

L’ultimo caso riguarda il piccolo comune di Altavilla Silentina, dove decine di famiglie sono state richiamate alla restituzione per un errore dello stesso Ente. Tuttavia, nella maggior parte dei casi i nuovi controlli che avverranno nel mese di luglio (e diventeranno comunicazioni vere e proprie nel mese di agosto) si focalizzeranno su chi ha volutamente o meno, alterato i propri requisiti.
Da qui una maggiore attenzione sugli ISEE ordinari e quelli correnti, lo strumento ad oggi più malleabile e potente per le percezioni indebite. Ovviamente rientra anche chi, ingenuamente, ha commesso errori nella stessa dichiarazione. Tuttavia, non saranno tutti i percettori sotto la lente d’ingrandimento, ma solo determinate prestazioni.
Controlli a tappeto su Adi, SFL e altri bonus: chi rischia davvero
Non sarà semplice sfuggire ai nuovi controlli. Dopo la stretta sul Reddito di cittadinanza, l’INPS ha esteso le verifiche anche ai sussidi che lo hanno sostituito, ovvero l’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro. Nonostante i paletti già rigidi, nel 2024 sono emerse frodi per circa 60 milioni di euro, legate soprattutto a ISEE modificati in modo artificioso e autocertificazioni non veritiere.

Con il senno di poi, per rendere i controlli più efficaci, l’INPS ha siglato un protocollo con la Corte dei Conti, puntando su tecnologie avanzate e su un incrocio dei dati sempre più accurato. Non basterà più dichiarare la propria situazione reddituale, ma verranno esaminati anche certificati di disabilità datati, residenze dichiarate solo sulla carta e altre informazioni familiari che potrebbero risultare alterate.
Il piano di verifica non si limita però ad Adi e SFL. Nei prossimi mesi, infatti, toccherà anche alla NASPI, al bonus nido, alle indennità di invalidità civile e ad altri contributi minori destinati alle famiglie. Con la Guardia di Finanza in prima linea, si controlleranno redditi nascosti, variazioni non comunicate e omissioni dolose che potrebbero far scattare la restituzione integrale delle somme percepite.
Chi ha rispettato i requisiti e compilato l’ISEE in maniera corretta potrà dormire sonni tranquillo. Per tutti gli altri, invece, il rischio è di dover restituire quanto incassato, con l’aggiunta di sanzioni e potenziali denunce per frode.