Una notizia importante per diversi sussidi pubblici dalla NASPI all’Assegno di Inclusione. Vediamo di che cosa si parla.
Centinaia di migliaia di famiglie e di cittadini ricevono ogni una serie di sussidi pubblici, destinati a situazioni particolari. Ad esempio a quanti perdono in maniera involontaria l’occupazione, come la NASPI o la Dis. Coll. oppure a categorie con requisiti anagrafici ed economici particolari, come Il Supporto per la formazione e il lavoro e l’Assegno di Inclusione.

Le cifre parlano di molti milioni di euro stanziati per far fronte a queste situazioni. Per alcune di queste prestazioni al contributo economico si accompagna la partecipazione obbligatoria per i beneficiari a percorsi di riattivazione sociale e lavorativa. Proprio in questi giorni è stata resa nota una notizia importante che coinvolge quanti fruiscono di queste misure. Vediamo nel dettaglio.
Quali sono le novità per alcuni sussidi pubblici erogati dall’INPS
I requisiti per queste prestazioni, in particolare per le ultime prestazioni nate cioè Assegno di Inclusione e Supporto per la formazione e il lavoro, sono molti stringenti. Eppure nonostante i controlli e le verifiche non mancano truffe e raggiri ai danni dello Stato.

Si calcola che le somme indebitamente ricevute siano circa 60 milioni di euro. Proprio per incrementare l’opera di controllo, l’INPS ha avviato una nuova stretta anti frode sulle misure che hanno sostituito il Reddito di Cittadinanza. A questo fine a siglato un accordo con la Corte dei Conti per la verifica delle corretta destinazione dei fondi pubblici, mediante un protocollo per rafforzare gli accertamenti.
L’obiettivo è incrementare i controlli preventivi dei requisiti con lo scambio delle informazioni e l’uso delle tecnologie informatiche più avanzate. Inoltre è uscita incrementata la collaborazione con Guardia di Finanza e Carabinieri per combattere le truffe. Ma questo è solo l’inizio, presto altre convenzioni del genere saranno siglate per altre prestazioni come la NASPI, il bonus asilo nido, l’invalidità civile ed infine l’elusione e l’evasione contributiva.
Il monitoraggio per individuare truffe e raggiri sarà rafforzato, per recuperare le risorse indebitamente percepite. Emerge che le truffe per ricevere il contributo per Assegno di Inclusione e Supporto per la formazione e il lavoro riguardano soprattutto la presentazione di falsi certificazioni di disabilità e di attestazioni dell’ISEE corrente non corrispondenti alla reale condizione economica.
Altri comportamenti illeciti riscontrati sono le mancate comunicazioni di introiti significativi, le ommesse segnalazioni di misure cautelari, i falsi requisiti di residenza e le certificazioni di inabilità al lavoro non corrispondenti al vero. Per è colto in fallo le sanzioni sono pesanti, non ultima le restituzione delle somme indebitamente percepite e nei casi gravi il carcere.