TARI, sta per arrivarti questo direttamente a casa: inizia a preparati

Che cosa aspetta i contribuenti italiani nei prossimi giorni, una notizia che non li farà felici. Ha a che fare con la TARI.

La TARI è la tassa sui rifiuti che gli italiani pagano per finanziari i servizi di raccolta e smaltimento della spazzatura. Questa imposta ha unificato una serie di tributi che si pagavano in passato, come la TARSU (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) e la TARES (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi).

bidoni spazzatura
TARI, sta per arrivarti questo direttamente a casa: inizia a preparati – free.it

Sono infatti più di dieci anni che i cittadini sono chiamati a versare la TARI, anche se i processi di raccolta e trattamento dei rifiuti urbani procede a fasi alterne con situazioni ottimali che si alternano a contesti urbani molto meno fortunati. Da ricordare che Tassa sui rifiuti non si paga sulla produzione effettiva di rifiuti, quanto sulla semplice possibilità di produrli.

TARI, cosa sta per arrivare ai contribuenti italiani

Il pagamento della TARI è dovuto da chiunque detenga o possegga, a qualsiasi titolo compreso la locazione, il comodato d’uso, l’usufrutto, locali o aree scoperte che possono produrre rifiuti. Per locale si intende qualsiasi struttura fissata al terreno e chiusa da almeno tre lati. Invece per area aperta si intende l’area che non fa parte del locale, oppure le arre che non hanno costruzioni, destinate a qualunque uso.

donna legge lettera
TARI, cosa sta per arrivare ai contribuenti italiani – free.it

Quindi come accennato a pagare questa imposta sono coloro che occupano fisicamente un locale, o ne abbiano la proprietà, così come i possessori delle aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti. A queste persone stanno arrivando così proprio in questi giorni i bollettini di pagamento della TARI. A gestire l’imposta sono le amministrazioni locali, sempre nell’ambito delle norme nazionali, quindi percentuali e somme da pagare possono variare da comune a comune.

Allo stesso modo, le scadenze di pagamento non sono uniformi e cambiano. Proprio in questi giorni in alcune grandi città italiane stanno arrivano i primi bollettini di pagamento, in alcuni casi in formato digitale. A Milano, i bollettini sono due, uno per l’acconto e l’altro per il saldo, con scadenze rispettivamente il 10 luglio e a dicembre.

A Napoli, la prima rata in acconto scade il 16 luglio; la seconda rata il 16 settembre; la terza rata il 17 novembre. Se si sceglie la rata unica, l’ultima data utile è fissta al 31 luglio.  A Bologna ci saranno  due scadenze: la prima rata (o il pagamento in unica soluzione) è stabilita per il 30 settembre, mentre la seconda rata deve essere versata entro il 2 dicembre.

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