Cosa ha in mente il Governo per smaltire i cassetti dell’Agenzia delle Entrate piene di debiti? Forse un condono o una nuova rottamazione?
Nel 2023 la definizione agevolata è servita a tanti italiani debitori per regolarizzare la proprio posizione. Ora altri contribuenti sperano in un nuovo aiuto che verosimilmente potrebbe arrivare con la prossima Manovra 2026. Nel frattempo capiamo bene quali strumenti ha il Governo a disposizione.

Le cartelle esattoriali arrivano ai cittadini con un debito, un pagamento non corrisposto. Può essere capitato per una disattenzione o dimenticanza, perché non si avevano i soldi per pagare o volontariamente ritenendo quel versamento ingiusto. Nel calderone degli evasori possiamo inserire varie tipologie di cittadini ma ciò che è certo è che quando arriva una sanatoria i debitori gioiscono mentre chi paga regolarmente tasse, multe e quant’altro storce il naso.
Sa un po’ di ingiustizia l’aiuto per chi non rispetta la legge ma, come detto, a volte non è intenzionale. In ogni caso bisogna considerare che nella maggior parte dei casi la sanatoria vuole sostenere più che i cittadini lo Stato stesso per far cassa o per smaltire gli archivi di cartelle che non si possono riscuotere perché di persone decedute, nullatenenti o falliti.
Cos’è il condono delle cartelle esattoriali
I contribuenti conoscono bene la rottamazione con cancellazione di sanzioni e interessi in modo tale da pagare un importo notevolmente inferiore rispetto quello dovuto. Nell’ultima definizione agevolata, poi, abbiamo visto anche la cancellazione delle cartelle esattoriali di valore inferiore a mille euro (non conviene economicamente riscuoterle allo Stato). Lo stralcio e saldo, invece, offre un mega sconto per chi paga subito con la promessa che il debito verrà poi annullato.

Poi c’è il condono, un aiuto rivolto solo a chi versa in situazioni critiche ed è intestatario di una cartella non più recuperabile. Parliamo dei nullatenenti, dei falliti e dei deceduti senza eredi, soggetti che non potranno mai pagare il debito e rappresentano per lo Stato un costo senza alcun ritorno. Un peso che l’Agenzia delle Entrate vuole scrollarsi di dosso invece che gestirlo spendendo soldi e impiegando persone che potrebbero occuparsi di altro.
Il condono, dunque, è l’unico strumento che non favorisce gli evasori fiscali ma mira a razionalizzare l’attività di riscossione limitando i costi e liberando l’amministrazione da carichi improduttivi. Cosa si devono aspettare gli italiani dalla Manovra 2026? Il Governo sta pensando ad una nuova rottamazione per recuperare soldi ma è ancora presto per avere certezze.