Pensioni a rischio: la normativa UE mette in pericolo i risparmi dei pensionati

L’UE potrebbe accedere ai risparmi dei pensionati e finanziare progetti di interesse collettivo. Cosa cambia per migliaia di cittadini?

La Commissione Europea sta pensando a delle soluzioni per promuovere la crescita economica e finanziaria dell’UE. A tal fine, ha sottolineato l’esigenza di sviluppare nuovi strumenti per agevolare la comprensione da parte dei cittadini di questo aspetto cruciale.

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Pensioni a rischio: la normativa UE mette a rischio i risparmi dei pensionati (free.it)

Da tradizione, gli europei sono un popolo di risparmiatori, ostili al rischio e scettici verso le nuove forme di investimento e rimangono affezionati ai vecchi strumenti finanziari delle banche, perché ritenuti più sicuri. Tale caratteristica potrebbe risultare problematica nel progetto di incentivo dell’utilizzo dei risparmi per la promozione di attività dirette al benessere collettivo. Ma in che modo l’UE sta pensando di impiegare i risparmi dei cittadini?

Investire i risparmi dei pensionati nella difesa, nella transizione ecologica e nell’AI: il progetto della Commissione Europea

Solo nel 2023, i risparmiatori europei hanno messo da parte quasi il 15% del reddito, contribuendo alla creazione di un tesoretto di circa 34,5?mila miliardi di euro. La somma potrebbe essere utile per contribuire alla crescita degli investimenti in aree strategiche, come la difesa, l’ambiente e la transizione ecologica e l’intelligenza artificiale.

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Investire i risparmi dei pensionati nella difesa, nella transizione ecologica e nell’AI: il progetto della Commissione Europea (free.it)

In tal senso, utilizzare i risparmi dei cittadini (quasi tutti pensionati) potrebbe essere l’unica soluzione. Per tale motivo, si sta spingendo verso la promozione degli strumenti di pensione integrativa e di investimento in fondi pensionistici, al momento ritenuti sicuri per accedere ai risparmi privati dei pensionati.

L’aumento delle forme di pensione integrativa porterebbe una serie di vantaggi diretti, come l’aumento dell’assegno spettante, ma anche indiretti, perché consentirebbe di finanziare alcune aree economiche e produttive ritenute fondamentali dall’Unione Europea e di contribuire alla crescita delle aziende. In pratica, si innescherebbe quello che Maria Luís Albuquerque, Commissaria per i servizi finanziari e l’Unione del risparmio e degli investimenti, descrive come “un circolo virtuoso a vantaggio sia dei cittadini che delle aziende“.

Per raggiungere tali obiettivi, è necessaria la collaborazione degli Stati membri; ai piccoli investitori dovrà essere assicurato un trattamento fiscale agevolato, come premio per aver scelto di destinare i propri soldi alla causa. Le regole applicate dovranno essere unitarie tra i Paesi, per tutelare l’equo trattamento degli operatori economici. Non dovranno, inoltre, mancare misure per rendere più efficiente il sistema di vigilanza, al fine di evitare le frodi.

Tutti questi elementi contribuiranno alla redazione di un progetto dettagliato da parte della Commissione europea, a cui potranno partecipare anche gli stessi pensionati, per avanzare richieste e proporre istanze. Fino all’8 luglio, infatti, gli interessati potranno esprimersi sull’iniziativa e dare il proprio contributo alla scelte delle istituzioni.

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