Novità pensione: si potrà accedere a 62 anni, la proposta

L’uscita flessibile dal mondo del lavoro a 62 anni alletta i lavoratori che non vogliono aspettare la pensione a 67 anni. 

Da anni gli italiani chiedono una Riforma delle pensioni che introduca misure flessibile e non troppo svantaggiose. Al momento il Governo non ha le risorse per accontentare le richieste dei cittadini anzi ha la necessità di allungare il più possibile il momento del pensionamento per non peggiorare le condizioni del sistema previdenziale.

Pensionato sul divano
Novità pensione: si potrà accedere a 62 anni, la proposta (Free.it)

L’ultima richiesta arriva dall’Uil, un’uscita flessibile a 62 anni per adeguarsi alla linea seguita da diversi Paesi europei. L’attesa per la Riforma delle pensioni dura da tempo, cosa fa credere che il 2026 possa essere l’anno giusto? Purtroppo indizi che lasciano pensare ad una prossima rivoluzione in positivo per i lavoratori non ce ne sono. Al contrario, le previsioni vedono una pensione di vecchiaia sempre più lontana.

I quarantenni di oggi sembrano essere destinati ad attendere 69 o 70 anni per lasciare il mondo del lavoro. Continueranno ad esserci gli scivoli di pensionamento anticipato per chi non vorrà attendere così a lungo il pensionamento ma l’ipotesi è che saranno riservati ad una platea sempre più ristretta o resi più svantaggiosi. Lo abbiamo visto accadere con Quota 103. Eppure la proposta Uil deve essere valutata.

La proposta Uil per la pensione a 62 anni

In Italia c’è la soglia di pensionamento più alta rispetto gli altri Paesi UE. Proprio sul confronto tra i dati si basa la richiesta Uil circa l’introduzione di un’uscita flessibile a 62 anni. L’attesa fino a 67 anni oltre che in Italia c’è in Grecia, nei Paesi Bassi e in Danimarca ma nella nostra nazione le previsioni parlano di un aumento di tre mesi a partire dal 2027 e poi di altri due mesi nel 2029 e via dicendo seguendo l’innalzamento dell’aspettativa di vita.

Pensione e orologio
La proposta Uil per la pensione a 62 anni (Free.it)

L’Uil oltre a porre l’accento sul traguardo dei 67 anni sottolinea come gli altri sistemi previdenziali abbiano scivoli flessibili, graduali, con differenziazioni in base al lavoro svolto. Non solo, in Italia è sempre più complicato ottenere una pensione dignitosa soprattutto scegliendo uno scivolo di pensionamento anticipato. Questa constatazione è evidenziata dal calo del 15,7% in relazione alle richiesta di uscita anticipata dal mondo del lavoro.

Donne e giovani sono le categorie più svantaggiate. L’Uil chiede anche un ritorno alle origini per Opzione Donna senza limitazioni considerate discriminanti e abbassando nuovamente l’età di pensionamento per le lavoratrici. Il sindacato lamenta anche le condizioni peggiorative dell’Ape Sociale e di Quota 103 e propone un’uscita flessibile a 62 anni senza penalizzazioni con il riconoscimento pieno dei lavori gravosi e usuranti più un’attenzione maggiore per le donne e i giovani.

Gestione cookie