Rai, quanti ritorni: da Giletti a Minoli passando per Arbore. Rebus Insinna

Rai, nuovo corso a partire da gennaio. La situazione in Viale Mazzini è tesa: gli ascolti non premiano i nuovi acquisti, allora si cambia.

Rai, inizia il secondo tempo. Da gennaio in poi le cose cambieranno in Viale Mazzini. Si modificheranno gli equilibri che, fino ad ora, sembravano essere consolidati: gli ascolti non hanno sempre premiato i vertici di Viale Mazzini. Le scelte editoriali sono state molto discusse. I numeri dello Share, in tal caso, parlano più chiaro del previsto: alcune decisioni suonano come sentenze.

Giletti non parteciperà allo speciale di Mentana su La7
Giletti in Rai (Immagine Rete)

A parte i Matano, i Fiorello e Biggio con Casciari, la nuova versione di Mezz’Ora in Più, tutto il resto è da rivedere. In primis quegli ingressi che sembravano essere risolutivi invece si sono rivelati una “zavorra” con cui fare i conti: il primo nome ad andare via dalla Rai sembra essere quello di Pino Insegno.

Rai, valzer di conduttori: chi va e chi resta

Il Mercante in Fiera non solo non ingrana, ma non è proprio riuscito a far breccia nel cuore della gente. Ascolti che superano (quasi mani) il 2%. Troppo poco per quella fascia oraria che impone, nel preserale, anche determinati investimenti di cui troppi si sono lamentati. La trasmissione non chiude, ma i provvedimenti vanno presi.

Giletti
Giletti durante una puntata di Non è l’Arena (ANSA)

Il primo è che Insegno, a meno di clamorosi ribaltoni, terminato Il Mercante in Fiera saluterà la Rai. Questo è quel che si evince dalle indiscrezioni lanciate dal Corriere della Sera. Persino i giornalisti del TG2 si sarebbero lamentati per la mancanza di un traino adeguato al telegiornale. Questo significa punto di non ritorno.

Rebus Insinna: torna all’Eredità?

Se n’è accorta anche Banijay Italia, casa di produzione de “L’Eredità”,  che ammette candidamente di avere delle perplessità su Pino Insegno. Da qui l’ultimatum: o si cambia presentatore per il format previsto a gennaio su Raiuno, oppure il contenitore andrà da un’altra parte. La Rai, per non perdere questa opportunità, starebbe pensando di richiamare Flavio Insinna. Allontanato proprio per far posto a Insegno.

Il favore dei telespettatori è palese: al punto che, non appena è trapelata l’indiscrezione, il gradimento rispetto al format è risalito. Non dovrebbe essere l’unico ritorno in Viale Mazzini: pronti anche Giletti, Arbore e Minoli. Ancora massimo riserbo sul tipo di programmi, ma la nuova Rai (dall’usato sicuro) comincia a delinearsi per un futuro meno burrascoso e una competitività maggiore. I risultati di novembre sono bastati per pensare ed elaborare un cambio di rotta: il tempo degli esperimenti è finito.

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