Guerra Israele Hamas, bombe contro le ambulanze: la rabbia delle Nazioni Unite

La guerra fra Israele e Hamas non si placa e gli attacchi intorno e dentro Gaza sono sempre più intensi. Azione di Netanyahu contro i terroristi, intanto spuntano novità anche intorno al valico di Rafah. 

Gli attacchi non si fermano anche davanti agli ospedali. Di fronte al nosocomio pediatrico al-Nasser, a Gaza City, due persone sono state uccise, altre invece ferite in seguito all’offensiva israeliana. La conferma è avvenuta tramite il ministero della Sanità locale.

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Il fumo si alza nel nord della Striscia di Gaza a seguito di un attacco aereo israeliano, visto da Sderot (ANSA)

Per la quarta giornata consecutiva il valico di Rafah potrebbe essere riaperto per consentire l’uscita degli stranieri, dei feriti palestinesi e dei cittadini con doppio passaporto. Si parla di 800 persone coinvolte, ma al momento non ci sarebbe la conferma ufficiale sul numero preciso.

La situazione

L’esercito d’Israele ha colpito in alcune zone a sud del Libano: altissima la tensione fra Netanyahu e gli Hezbollah libanesi. La tensione cresce e sarebbe diretta conseguenza di alcuni lanci di razzi “oltre confine“, diretti verso la comunità israeliana.

Il portavoce militare ha confermato di aver centrato due cellule terroristiche nella zona a sud del Libano, proprio mentre avrebbero tentato di aprire il fuoco contro Israele. Colpita una postazione di Hezbollah, insieme ad un missile anti-carro armato.

La lotta continua, così come lo scambio di accuse. Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha ribadito di “essere rimasto inorridito” dall’attacco israeliano contro ambulanze a Gaza. Di tutto punto è arrivata la risposta di una fonte statunitense. “Hamas ha cercato di far uscire con le ambulanze i suoi combattenti da Gaza via Rafah, rallentando così gli sforzi per evacuare gli stranieri“, si legge sui media israeliani.

Ambulanze Gaza valico di Rafah
Ambulanze dirette verso il valico di Rafah (Immagine Rete)

Nel frattempo sempre l’aviazione ha confermato di aver colpito la casa di Ismail Haniyeh, capo dell’ufficio politico di Hamas, che si trova nel campo profughi Shati. L’abitazione di uno degli esponenti del gruppo terroristico si trova a nord di Gaza City, così come confermato da alcune fonti locali.

Al momento non si conosce se l’attacco abbia provocato vittime intorno alla casa di Haniyeh che si è trasferito nel 2019 in Qatar. Intanto le operazioni di terra non si fermano intorno alla Striscia di Gaza e adesso arrivano le prime conferme circa la morte di “decine di terroristi e la distruzione delle infrastrutture di Hamas“.

Scontro con una cellula terroristica, ritorno in Italia per bimba e madre

Un portavoce militare ha spiegato che di recente ci sono stati “numerosi tentativi di attacchi ai soldati dai tunnel e dai compound militari nel nord della Striscia“. Gli attacchi sono continuati anche nella notte, con tanto di raid mirato nella zona meridionale di Gaza.

Le forze speciali hanno effettuato una mappatura degli edifici e neutralizzato pericolosi ordigni di natura esplosiva. Durante le ultime ore ci sarebbe stato uno scontro con “una cellula terroristica” i cui componenti sono stati uccisi.

Guerra Israele Hamas aiuti
Gli aiuti umanitari giunti nella Striscia di Gaza, 20 camion varcano i confini (ANSA)

Intanto è giunta in Italia la piccola Minerva con sua mamma. La bambina di sei anni ha festeggiato il suo compleanno rientrando insieme alla madre Bayan Alnayyar e all’operatore umanitario Jacopo Intini con la moglie Amal. L’arrivo è avvenuto durante le scorse ore presso l’aeroporto di Fiumicino.

Il gruppo era riuscito a lasciare Gaza, attraversando il valico di Rafah, poi il volo di linea proveniente dal Cairo diretto verso la capitale italiana. Al loro arrivo era presente persone aeroportuale che li ha assistiti sin dallo sbarco nello scalo italiano.

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