Assegno unico, arrivano i pagamenti di ottobre: ipotesi aumento. Cosa sappiamo

Tutto pronto per l’avvio dei calendari del pagamento dell’assegno unico di ottobre 2013: le date di erogazione sono ufficiali da tempo. Cosa bisogna sapere. 

Da martedì 17 a giovedì 19 ottobre 2023 ci sarà il periodo per l’erogazione dell’assegno unico riservato ai nuclei che hanno già ricevuto la prestazione durante gli scorsi mesi. Il sussidio è valido anche per coloro i quali non abbiano subito variazioni.

Assegno unico figli
Figli e assegno unico, cosa bisogna sapere in vista del 2024 (Immagine Rete)

Per chi ha invece presentato la domanda a settembre, così come chi ha un conguaglio a credito/debito, dovrà attendere qualche giorno in più. Dal prossimo 27 ottobre è previsto l’accredito sulla carta di Poste Italiane per chi percepisce il Reddito di cittadinanza.

Le novità

Le date di erogazione sono 17, 18 e 19 ottobre per chi ha già ricevuto la prestazioni durante gli scorsi mesi: stessa cosa vale per chi non ha subito variazioni con la data. Per quanto riguarda le detrazioni sui redditi medio-alti è intanto partita la revisione sul fronte agevolazioni.

Per chi ha presentato la domanda a settembre, oppure per chi ha l’assegno con un conguaglio a debito/credito, il pagamento dell’assegno unico è previsto per l’ultima settimana di ottobre.

Assegno unico
Assegno unico, dal 2023 al 2024 è tempo di cambiamenti: le date e quali sono le novità annunciate (Immagine Rete)

Sarà invece dal prossimo 27 ottobre che i genitori non occupabili, coloro i quali ricevono il reddito di cittadinanza, ma che ora sono stati presi in carico dai Servizi sociali del Comune di residenza dopo l’avviso di interruzione del sussidio, riceveranno l’assegno.

Il contributo è stato comunque oggetto di aumenti nel 2023, ma soltanto per alcuni casi ben precisi. Si registra un +50% per chi ha figli sotto l’anno di età, la stessa cosa per chi ha un bambino nella fascia 1-3 anni con 3 o più difili a carico: bisogna in questo caso avere un Isee di massimo 43mila euro.

La maggiorazione forfettaria del 50% riguarda anche i nuclei con almeno quattro figli a carico. E sul fronte aumenti, in ottica 2024, l’ipotesi è quella di far scattare le maggiorazioni dal secondo al terzo figlio, nel 2023 è invece dal terzo al quarto figlio.

Requisiti e beneficiari

Il sostegno economico per le famiglie si rifà a quelle che hanno ogni figlio a carico fino al compito dei 21 anni d’età, pur rispettando condizioni ben precise. Non ci sono invece limiti di età per chi ha figli con disabilità.

L’importo varia ovviamente in base alla situazione economica del nucleo familiare, in base all’Isee, tenendo conto anche dell’età e del numero di figli. Le valutazioni prendono in considerazione anche le disabilità dei figli del nucleo familiare.

Assegno unico
Assegno unico e figli a carico, tutte le novità dal 2023 al 2024: cosa cambia e a quali aspetti bisogna fare attenzione (Immagine Rete)

Tutti i cittadini hanno diritto all’assegno unico, pur in assenza di Isee o con tale dichiarazione oltre i 43.240 euro. Attualmente si tratta di un aiuto economico per i nuclei familiari che hanno:

  • ogni figlio minorenne a proprio carico;
  • Nuovo nati, assegno parte dal settimo mese di gravidanza;
  • ciascun figlio a carico fino al compimento dei 21 anni. Ciò cambia se il figlio frequenta corso di laurea o corso di formazione scolastica o professionale, svolge tirocinio con reddito inferiore a 8mila annui, disoccupato e in cerca di lavoro presso centri per l’impiego. La stessa cosa vale per i figli che svolgono servizio civile;
  • Ogni figlio a carico e con disabilità, senza alcun limite di età.

Come controllare l’accredito

Per controllare l’accredito dell’assegno mensile è sufficiente verificare il proprio conto corrente oppure seguire la seguente procedura:

  • Accedere nella sezione personale “Fascicolo previdenziale del cittadino” presente sul portale INPS;
  • Cliccare voce “Prestazione”
  • Fare clic su voce “Pagamenti”
  • Selezionare l’anno in corso.
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