Tiktoker suicida, caccia agli hater sul social: “Sei un predatore di ragazzine”

Sulla morte in diretta del tiktoker 23enne Vincent Plicchi la procura ha aperto un fascicolo contro ignoti. Il padre del suicida consegna le identità digitali degli hater ai carabinieri

Sul suicido avvenuto durante una diretta social del 23enne bolognese Vincent Plicchi ora indagano i carabinieri di Bologna dopo che il padre del tiktoker ha consegnato agli uomini dell’Arma le identità digitali appartenenti ad alcuni hater del figlio. La procura intanto ha aperto un fascicolo in forma “conoscitiva” prima di arrivare all’ipotesi di istigazione al suicidio, contro ignoti.

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Tiktoker suicida, è caccia agli hater sul social. Il padre di Vincent consegna identità digitali degli aggressori ai carabinieri (@tiktok) free.it

Al momento la magistratura sta muovendo i primi passi proprio sulle informazioni ricevute dai carabinieri e si pensa che già nelle prossime ore si possa arrivare a identificare in modo più accurato il contesto nel quale il giovane cosplayer emiliano abbia deciso di suicidarsi la sera di lunedì scorso. Le accuse di istigazione al suicidio potrebbero essere messe in piedi solo dopo le denunce arrivate dal web.

Tiktoker suicida, l’attacco social degli hater

L’imprenditore bolognese Matteo Plicchi, padre di Vincent, non ha dubbi sulla morte del figlio: “È stato vittima di cyberbullismo”. Il giovane tiktoker sarebbe stato vittima di una campagna social portata avanti dal sospetto che dietro i panni di “Inquisitor Ghost”, il nickname usato dal 23enne sul social, si nascondesse un pedofilo.

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Tiktoker 23enne suicida, le indagini sugli hater (@tiktok) free.it

L’attività investigativa dei carabinieri si basano ora sulle memorie dei dispositivi elettronici del 23enne, pc e cellulare, nonché sulle diverse piattaforme social. Fondamentale è risultata la collaborazione del padre del 23enne che ha consegnato agli investigatori diversi profili social ritenuti presunti haters del figlio.

Il padre di Vincent, attraverso l’aiuto di alcuni amici e follower del figlio, avrebbe scoperto l’origine delle bugie ideate ad hoc contro di lui. Secondo le “indagini private” dell’imprenditore bolognese, a realizzare la gogna mediatica nei confronti del 23enne accusandolo di pedofilia nei confronti di una 17enne, ci sarebbe una coppia di ragazzi turchi che, dopo aver costruito a tavolino le false accuse sul tiktoker hanno poi assoldato altri utenti italiani che avevano il compito di rilanciare le accuse.

Le identità digitali degli hater

“Predatore”, “Vergognati, adescatore di minorenni”, “lo sai che lui è un pedofilo vero?”. Questi sono solo alcuni dei commenti degli hater nei confronti di Vincent Plicchi. Una gogna mediatica partita 15 giorni fa che portato i tremendi risultati facendo prima allontanare dai social l’influencer e poi portato al suicidio il giovane lunedì scorso

Ora gli investigatori stanno lavorando per risalire ai profili digitali che hanno attaccato sul web Plicchi. Alle operazioni digitali sono affiancate anche le tradizionali indagini con le testimonianze di amici, familiari, della fidanzata di Vincent e dei colleghi di lavoro. Da quando è andato in onda il suicidio del tiktoker, sul social cinese scorrono lacrime e indignazione per l’accaduto.

Non manca la abbia e voglia di giustizia e vendetta. Tutti vanno a caccia degli aggressori mediatici del tiktoker. Da un social all’altro c’è chi ripubblica gli ultimi video di “Inquisitor Ghost”: “Un pedofilo io di sicuro non lo sono, ho una sorella di 13 anni e dei fratellini, io sono sempre gentile con tutti”. Feroci accuse iniziano a diffondersi dallo scorso 20 settembre senza arrestarsi sino ai primi di ottobre. E per Vincent difendersi da quelle pesanti accuse diventa sempre più complicato. L’unica via d’uscita è la morte. Così la diretta streaming e il suicidio davanti ai 3 mila follower che attoniti non credono a quel macabro show.

A pochi giorni dal decesso, su TikTok affiorano i messaggi di cordoglio. Tra i tanti anche un messaggio del fidanzato della 17enne che asseriva di essere stata molestata da Vincent: “Non ho mai voluto che questo accadesse. Ciò che gli è capitato è totalmente sbagliato”.

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