Appello social di Fedez sulle donazioni di sangue: successo pazzesco. Oltre 100 chiamate in poche ore all’Avis

E’ boom di richieste all’Avis per le donazioni di sangue: l’effetto Fedez dopo le dimissioni dall’ospedale Fatebenefratelli di Milano e l’appello sui social: “Senza i donatori di sangue oggi non sarei qui”

Ha ricevuto due trasfusioni di sangue a seguito delle emorragie legate a due ulcere intestinali il rapper Fedez. Dimesso dall’ospedale milanese Fatebenefratelli, il suo appello social sull’importanza di donare il sangue ha fatto centro. In poche ore le richieste per donare il sangue all’Avis sono impazzite.

Fedez
Effetto Fedez, oltre 100 chiamate all’Avis dopo l’appello del rapper sull’importanza di donare il sangue (@instagram) free.it

Fedez, all’uscita dall’ospedale si era fermato davanti ai giornalisti che l’attendevano e senza giri di parole aveva dichiarato: “Senza i donatori di sangue oggi non sarei qui. I medici mi hanno salvato la vita”. Adesso, il direttore generale di Avis Milano, Sergio Casartelli, a Il Giorno ha riferito: “In poche ore almeno un centinaio di persone hanno contattato la nostra associazione, tramite i nostri canali, per avere informazioni su come diventare aspirante donatore di sangue”.

Effetto Fedez: centralini Avis impazziti dopo l’appello del rapper sulle donazioni di sangue

A raccogliere le prime dichiarazioni del direttore generale Avis Milano su quello che già viene classificato come “Effetto Fedez” è il Giornale che riporta le parole di Sergio Casartelli: “Sapremo nel tempo se questo bacino di contatti, nati anche sull’onda dell’emozione, arriveranno a donazioni periodiche di cui abbiamo estremo bisogno”.

Fedez, Giulia
Giulia, donatrice Avis e l’appello a Fedez per aiutare a portare nuovi donatori di sangue (@instagram)

Fedez ha ricevuto, tra i molti messaggi di buona guarigione, anche quelli dell’Avis nazionale con cui il rapper non esclude di collaborare insieme per sensibilizzare quante più persone alla donazione del sangue. Intanto, Giulia, una ragazza donatrice dell’Avis di Milano, ha inviato al rapper un video in cui si vedono molte poltrone vuote che, si sente nel filmato: “possono essere occupate da nuovi donatori. Fede aiutaci a diffondere e a essere con noi, perché questa è una cosa davvero importante. Facciamola insieme”.

Ancora una volta i social influenzano la gente e questa volta nel giusto modo. E dopo le stories del cantante e l’appello a donare il sangue, all’Avis di Milano sono arrivate centinaia di telefonate. Come riporta il Giornale, nella città meneghina sono complessivamente 40mila donatori, per un totale di sacche che, in un anno, è prossimo a 70mila unità di sangue ed emocomponenti donate.

I criteri per diventare donatore di sangue

Secondo le statistiche sulle donazioni di sangue negli ospedali milanesi, tutti i nosocomi del capoluogo lombardo consumano annualmente, per le trasfusioni di sangue, circa 120mila/130mila unità. A integrarle sono le altre province lombarde ma per soddisfare l’intero fabbisogno degli ospedali servirebbero almeno 20mila donatori in più.

Attualmente Milano non è autosufficiente seppur i numeri per esserlo non mancano se si considera che, in media, potrebbero donare il sangue, rispettando i criteri stabiliti dalla legge per età e salute, circa 600mila cittadini. Il direttore Avis Milano precisa che tra i criteri per diventare donatore di sangue figurano:

  • la maggiore età;
  • non essere al di sotto dei 50 chilogrammi di peso;
  • godere di buona salute.

Tra le altre raccomandazioni da non sottovalutare, ricorda sempre Casartelli: “E’ importante anche condurre una vita sessuale regolare, con un partner fisso da almeno sei mesi”. Per essere idonei bisogna, ovviamente, superare alcuni esami e controlli medici. Si ricorda che non c’è un obbligo nelle donazioni di sangue, si prevedono sedute al massimo un paio di volte l’anno, per le donne in età fertile e massimo quattro volte per gli uomini.

La fascia di età dei donatori più affluenti è compresa tra i 35 e i 55 anni. Avis Milano ricorda la carenza, invece, dei giovanissimi: “Trovare donatori fra 18 e 25 anni è un’impresa e la cosa desta preoccupazione sul futuro. L’importanza della donazione del sangue è un tema praticamente assente nel dibattito giovanile”. Infine, il direttore generale Casartelli conclude riferendosi a Fedez: “Non l’ho ancora sentito al telefono e non è il caso che lo disturbi in questo momento. Discuteremo in seguito di quello che possiamo fare insieme: mi affido alla sua formidabile vena creativa”.

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