Il racconto scioccante di una donna che è stata prima rapinata e poi violentata da quattro uomini. L’aggressione avvenuta nei pressi della stazione centrale di Napoli
Nella denuncia la vittima ricorda indistintamente le voci dei quattro uomini che l’hanno aggredita e poi violentata non lontano dalla stazione centrale di Napoli. La donna racconta che i quattro, o forse anche di più, parlavano in serbo. Hanno agito all’interno di un furgone o un veicolo similare.
Teatro del brutale episodio è la zona Ferrovia di Napoli. Secondo i primi accertamenti della polizia, la vittima dello stupro è una donna di origini colombiane, nella città partenopea da qualche tempo ed ora finita al centro di una violenza di gruppo dalla quale è stato impossibile sottrarsi.
Sull’episodio di abuso sessuale di gruppo e rapina avvenuto a Napoli ora indagano gli uomini della Squadra Mobile del primo dirigente Alfredo Fabbrocini. Il pm Raffaele Tufano, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Raffaello Falcone, ha aperto un fascicolo d’indagine.
E’ un caso da codice rosso che spinge gli inquirenti ad acquisire le informazioni rese dalla vittima di stupro e rapina e porta i pm a svolgere accertamenti mirati e a stretto raggio. Nell’ospedale in cui la donna di origini colombiane è stata refertata per presunti segni di violenza, i poliziotti della Mobile hanno acquisito tutti i documenti.
E’ caccia non solo a tracce biologiche lasciate dagli stupratori ma l’indagine punta anche all’analisi delle immagini contenute nelle telecamere di videosorveglianza della zona dove è avvenuto il crimine. L’inchiesta torna a battere perentoria su un nuovo episodio di violenza contro la donna. Secondo la versione della vittima ci sarebbe stata una azione di gruppo. La donna sarebbe stata immobilizzata alle spalle e fatta tacere con una mano a bloccare la bocca per impedirle di urlare e chiedere aiuto.
Il fatto sarebbe accaduto lo scorso agosto. La cittadina colombiana, vittima della violenza, sarebbe stata trascinata all’interno di un mezzo tipo camper o similari dove sarebbero avvenute ripetutamente le violenze sessuali. I presunti stupratori non sarebbero cittadini italiani ma uomini di origine serba che, molto probabilmente, vivono in uno stato di degrado assoluto in una delle zona napoletane più a rischio, ovvero piazza Garibaldi.
Il fascicolo aperto dai pm accusa di violenza di gruppo, al momento, ignoti. Nella denuncia della vittima, ad agire contro di lei almeno 4 uomini. Questo, purtroppo, non è il primo caso di stupro che si registra in zona. Altri episodi analoghi sono avvenuti nel corso degli ultimi anni. Eclatante fu il caso di una donna casertana abusata nel 2021 proprio in piena pandemia da Covid.
L’inchiesta, all’epoca, fu condotta dal pm Cristina Curatoli. La vittima è un’infermiera che in un parcheggio di Napoli viene bloccata su una panchina, per essere poi costretta a subire l’atto sessuale. Prova a chiedere aiuto, ma nella città le urla rimangono inascoltate. L’ennesima storia che ha al centro sempre la donna, vittima della brutalità dell’uomo senza scrupoli. Questo ha spinto gli inquirenti a chiedere e ottenere un rafforzamento del sistema di controllo dell’ordine pubblico nei pressi degli scali cittadini. Ma a volte, questo, neanche basta a fermare la follia dell’uomo.
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