Tragedia Brandizzo, due indagati per l’incidente: disastro si poteva evitare

Iniziano a delinearsi i primi elementi sull’incidente a Brandizzo che è costato la vita a cinque operai: quali sono i sospetti della Procura di Ivrea.

Con l’apertura dell’inchiesta si delinea quanto ipotizzato dalla Procura di Ivrea sul caso dell’incidente di Brandizzo che ha provocato la morte di cinque operai. Ancora diverse le cose da chiarire, ma i dubbi restano e sono anche tanti.

Incidente Brandizzo
Treno travolge operai alla stazione di Brandizzo: cinque le vittime (ANSA)

Uno dei primi accertamenti è capire come sia possibile procedere al contempo fra lavoro dei dipendenti della Sigifer Srl e il passaggio di un convoglio che ha travolto e ucciso gli operai.

Le novità sull’incidente

All’origine di tutto ci sarebbe e una grave carenze di comunicazione, ma proprio per questo i lavoratori non avrebbe dovuto lavorare in quel posto e in quel preciso momento. Questo è quanto emerso dai primi accertamenti sull’incidente ferroviario di Brandizzo. La Procura di Ivrea sta intanto valutando l’ipotesi di reato di dolo, così come omicidio plurimo e disastro ferroviario.

Attualmente il fascicolo è aperto contro ignoti, non si escludono però in tal senso possibili e immediate iscrizioni nel registro degli indagati. Al centro delle indagini c’è un evento “che poteva essere evitato se la procedura fosse stata seguita regolarmente“, si legge.

Incidente Brandizzo operai morti
Treno travolge operai alla stazione di Brandizzo, cinque operai morti (ANSA)

La procuratrice Viglione ha infatti parlato dell’incidente. “È possibile anche ipotizzare una situazione che intravveda la possibilità di dolo eventuale perché siamo davvero con violazioni molto importanti della procedura di sicurezza“, ribadisce una nota stampa. “L’attuale situazione ci porta a ritenere che non ci fosse l’autorizzazione a lavorare in quel momento e questo benché ci fosse personale proposto a verificare che l’autorizzazione ovviamente dovesse esserci“, precisa la procuratrice Gabriella Viglione.

Intanto una cosa però sarebbe emersa con certezza: nulla può essere imputato – in termini di responsabilità – ai cinque lavoratori morti. Nessuno gli avrebbe vietato di procedere con quel lavoro, anzi. Proprio in tale ottica, infatti, agli operai avrebbero ribadito di poter lavorare su quel tratto e anche in quei momenti.

Cosa emerge sulle indagini

Al centro delle indagini – coordinate dalla procuratrice di Ivrea, Gabriella Viglione – sarebbero emersi gravi violazioni sulle procedure di sicurezza. Gli accertamenti avrebbero evidenziato come in quel momento non ci sarebbe stata stata l’autorizzazione a lavorare, da presentare per iscritto, “benché ci fosse personale preposto a verificare che l’autorizzazione dovesse esserci“, si legge sul Corriere della Sera.

Indagini a tutto campo per chiarire la dinamica dell’incidente. Nel frattempo le telecamere di sorveglianza, che hanno registrato il momento dell’impatto, potrebbero fornire nuovi elementi utili a fare chiarezza sulla tragedia accaduto a Brandizzo, città non molto distante da Torino.

Brandizzo incidente
Tragedia lunga la linea ferroviaria Milano-Torino, morti cinque operai vicino la stazione di Brandizzo (ANSA)

Gli investigatori non avrebbero rilevato responsabilità per gli operai che, al momento dell’incidente, stavano lavorando sui binari già da un po’. Fatto sta che gli inquirenti ribadiscono come l’incidente sarebbero potuto essere ancora più grave del previsto. Intanto le attività investigative procedono e si attendono i nuovi sviluppi sul caso dell’incidente che hanno causato la morte di Kevin Laganà, Michael ZaneraGiuseppe Sorvillo, Giuseppe AversaGiuseppe Saverio Lombardo. Laganà è il più piccolo che aveva 22 anni, Lombardo il più grande che aveva 52 anni.

Intanto emergerebbero due indagati per l’incidente ferroviario presso la stazione ferroviaria di Brandizzo. Il treno ha investito e uccisi i cinque operai che stavano eseguendo lavori di manutenzione sul binario 1. La Procura di Ivrea avrebbe iscritto due persone nel registro degli indagati, non resta che attendere la conferma ufficiale sull’incidente di Brandizzo che ha causato cinque vittime, tutti operai di una ditta appaltatrice esterna.

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