Vandalismo a Firenze, imbrattate le colonne del Corridoio Vasariano. La dura reazione del sindaco Nardella

Ennesimo atto di vandalismo a Firenze. Questa volta ad essere imbrattate sono le colonne del Corridoio Vasariano del Ponte Vecchio. Il Sindaco Nardella: “Vergognoso gesto, individueremo i responsabili”. La dura reazione del ministro Sangiuliano

Stamattina Firenze si è svegliata “sfregiata”. Le colonne del Corridoio Vasariano sul lungoarno sono state imbrattate con scritte e numeri da ignoti. A denunciare il fatto, con tanto di foto pubblicate su Facebook, è il sindaco del capoluogo Toscano, Dario Nardella che dichiara: “Stamattina ci siamo svegliati con questo vergognoso gesto vandalico”.

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Vandalismo a Firenze, imbrattate le colonne del Corridoio Vasariano (ansa9 free.it

Le immagini dell’atto vandalico sono una cicatrice che stona sulla bellezza maestosa di un luogo di storia monumentale e patrimonio culturale. Arriva la dichiarazione furiosa anche dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano che condanna l’atto vandalico: “Anche un piccolo graffio sarà d’ora in poi sarà perseguito”. 

Vandalismo a Firenze, sfregiate le colonne del Corridoio Vasariano. La reazione del sindaco Nardella

Sulla pagina Facebook il primo cittadino di Firenze, Nardella, ha dato notizia di quanto accaduto nella notte in città con l’imbrattamento delle colonne del Corridoio Vasariano sul lungoarno degli Archibusieri che porta a Ponte Vecchio, sul lato che si affaccia sull’Arno.

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Imbrattate le colonne del Corridoio Vasariano a Firenze, atto di vandalismo da parte di ignoti. Le reazioni del sindaco Nardella e del ministro Sangiuliano (ansa) free..it

Come riporta l’ANSA, il sindaco ha detto: “Abbiamo immediatamente avviato un’indagine con la polizia municipale. Useremo tutte le telecamere e gli strumenti disponibili per individuare questi individui spregevoli per punirli adeguatamente. Abbiamo avvisato la Soprintendenza e parlato con la direzione degli Uffizi che ringraziamo perché ci hanno assicurato che interverranno tempestivamente per la rimozione e la pulizia. Chi danneggia il patrimonio culturale commette un reato gravissimo”.

Ignoti hanno imbrattato con lettere e numeri le colonne del Corridoio Vasariano, in particolare si legge ‘Dks 1860’. A commentare l’atto vandalico anche il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schimidt che ha dichiarato: “Condanno senza mezzi termini il gesto vandalico dei pilastri del Corridoio Vasariano avvenuto ieri notte. Dalla scoperta del detestabile atto all’alba, i Carabinieri sono al lavoro ad analizzare le videoregistrazioni e a seguire i vari indizi collegati. Chiaramente non si tratta del ghiribizzo di un ubriaco ma di un atto premeditato, e ricordo che per casi di questo genere negli Stati Uniti è previsto il carcere fino a cinque anni. Basta con le punizioni simboliche e con attenuanti fantasiose! Qui ci vuole il pugno duro della legge”.

Ministro Sangiuliano: “Anche un piccolo graffio sarà d’ora in poi perseguito”

E’ intervenuto sull’argomento anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano che, come riporta l’agenzia di stampa, ANSA, ha sottolineato: “Quello che è accaduto a Firenze questa notte è un altro atto di vandalismo gravissimo perché colpisce uno dei luoghi simbolo del patrimonio nazionale”.

“I responsabili vanno immediatamente individuati e sanzionati. Occorre che costoro capiscano che anche un piccolo graffio sarà d’ora in poi perseguito. Ho immediatamente telefonato al direttore degli Uffizi di Firenze per avere una descrizione dettagliata dei danni. Bisogna capire una volta per tutte che questi gesti arrecano sempre un danno economico”.

Poi il ministro conclude dicendo: “Ci siamo immediatamente mossi promuovendo una norma che punta a far pagare ai responsabili di questi gesti gli ingenti costi degli interventi di ripristino. Il ddl varato dal governo è già stato approvato in Senato, dopo la pausa estiva contiamo di arrivare al via libera definitivo con l’ok della Camera. La novità è nel fatto che la sanzione pecuniaria verrà comminata dai prefetti. Saranno sanzioni rapidissime. Quelle penali, invece, restano riservate all’autonoma valutazione della magistratura”. 

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