Morte Giacomo Chiapparini, imprenditore schiacciato da 25mila forme di Grana. I figli al funerale se la prendono con il padre

E’ stato travolto da 25mila forme di Grana Padano l’imprenditore Giacomo Chiapparini. Ai funerali la lettera dura dei figli è una doccia fredda: “Non hai mai mostrato amore”

La vita di Giacomo Chiapparini, imprenditore agricolo di 74 anni, è finita domenica 6 agosto 2023 in un magazzino della sua Cascina Clientela a Romano di Lombardia travolto da 15mila forme di Grana Padano. Chi lo conosceva bene diceva di lui che era un gran lavoratore m anche un uomo non facile.

Giacomo Chiapparini
Giacomo Chiapparini, imprenditore schiacciato da 25mila forme di Grana Padano (ansa) free.it

Proveniva da una grande famiglia, Giacomo era ultimo di sette figli e insieme a loro e al padre lavorava da piccolo come mezzardo fino a mettersi in proprio, nel 1977 con alcuni bovini, una stalla e qualche macchinario agricolo. Quella piccola impresa agricola nel tempo è diventata una delle aziende più importanti sul territorio Lombardo. Dopo che nei primi anni aveva venduto il suo latte alle grandi aziende come Invernizzi e Craft, nel 2006 aveva ottenuto il marchio per la produzione del Grana Padano. E sono state proprio le forme di Grana ad ucciderlo.

Giacomo Chiapparini, la lettera shock dei figli ai funerali

Il giorno dei funerali dell’imprenditore 74enne, i figli hanno voluto far sapere a tutti quanto sia stato difficile crescere con un genitore come lui. La lettera letta ad alta voce durante le esequie ha sconvolto i presenti per la durezza delle parole.

Giacomo Chiapparini
Giacomo Chiapparini, imprenditore morto nella sua azienda schiacciato dalle forme di Grana Padano (ansa) free.it

Come riporta il Messaggero, nell’ultimo saluto al padre la figlia Mary e il figlio Tiziano leggono: “Quante volte, papà, abbiamo sperato che rallentassi la tua corsa nella vita e quindi potesse rallentare anche la nostra, così da vedere cosa c’era fuori dal finestrino. Rallentando avresti potuto vederlo anche tu, capendo cosa c’era di importante oltre la tua attività”.

Nessuno sconto per il genitore ritenuto troppo duro con loro. Così la missiva continua: “Ci hai fatto crescere sempre sollecitati a dare il massimo, a fare sempre al meglio quello che sapevamo fare. Ci hai forgiato alla vita, ai fatti pesanti della vita, e ne abbiamo avuti davvero tanti. Quanti scontri abbiamo avuto perché volevi sempre avere ragione tu e fare di testa tua. Ci dispiace che a noi figli tu non abbia mostrato l’amore attento e affettuoso come altri padri.

“Con i tuoi nipoti ti sei ammorbidito un po’ e così abbiamo capito che allo stesso modo amavi anche noi, ma sempre a modo tuo, nel tuo modo originale. Non hai mai puntato sul nostro lato sensibile perché lo faceva e lo fa la mamma. Hai puntato, invece, alla nostra tempra per prepararci alla vita. Ci hai lasciati con le rotelle attaccate alla bici, liberi di andare ma sempre con te che ci davi sicurezza. Sei sempre stato sopra le righe e sopra le righe è stata la tua uscita di scena. La tua fragorosa e rumorosa presenza è diventata una fragorosa e rumorosa assenza. Tu hai vissuto la vita che volevi, coltivando ambizioni che nessuno avrebbe mai immaginato e la tua famiglia ti ha dovuto seguire in questa corsa. Anche se iniziavi a sentire la stanchezza dell’età non ti sei mai risparmiato. Ora non so dove sei, ma sappiamo che a chi incontrerai, darai filo da torcere”.

Il corpo ritrovato dopo 11 ore di ricerche

Ci sono volute ben 11 ore di ricerche prima di trovare il corpo senza vita di Giacomo Chiapparini. L’imprenditore agricolo è rimasto schiacciato domenica sera, 6 agosto, da 15mila forme di Grana Padano, ognuna delle quali pesava all’incirca 40 kg. 

Il cadavere giaceva alla Cascina Clientela di Via della Graffignana di Romano di Lombardia. Secondo quanto emerso dalle indagini degli investigatori e i supralluoghi effettuati sul posto, l’uomo mentre lavorava al controllo della stagionatura del formaggio, sarebbe stato travolto dalle forme di Grana Padano a causa di un cedimento della struttura.

Al momento gli accertamenti dei Vigili del Fuoco e dei tecnici del Psal di Ats, il servizio di Prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, sono ancora in corso per determinare con esattezza la dinamica dell’incidente.

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