A seguito delle frasi rilasciate da Marcello De Angelis sulla strage di Bologna e le polemiche sorte in merito, Francesco Rocca ha comunicato che il responsabile della comunicazione della Regione Lazio “Non lascerà l’incarico”. Sul piede di guerra le opposizioni
Sulle polemiche sorte negli ultimi giorni che hanno visto al centro dell’attenzione il responsabile della comunicazione delle Regione Lazio, Marcello De Angelis e le sue esternazioni sui responsabili della strage di Bologna, la politica, e non solo, si è divisa tra chi voleva le dimissioni di De Angelis e chi ha cercato di spiegare le sue “scomode” parole.
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca proprio in merito a ciò ha fatto sapere di aver deciso di non revocargli la fiducia, ribadendo: “Dopo lunghe riflessioni e un attento e sincero confronto, ho deciso di non revocargli la fiducia. Pertanto, manterrà la direzione della Comunicazione Istituzionale”.
Strage Bologna, perchè De Angelis non lascerà il posto
Tutto è nato da alcune spiacevoli frase rilasciare dal responsabile della Comunicazione della Regione Lazio Marcelo De Angelis il quale aveva detto che Fioravanti, Mambro e Ciavardini non avevano a che fare con la strage di Bologna avvenuta il 2 agosto 1980. Dopo le sue parole De Angelis si è poi scusato sui social dicendo: “Chiedo scusa a chi ho offeso, ma serve la verità completa”.
Il presidente della Regione Lazio, Rocca ha comunicato la scelta di non destituire dal suo incarico di responsabile della comunicazione regionale De Angelis dopo le polemiche sorte. Poi, come riporta Tgcom24, ha chiarito: “So bene che quanto affermato da Marcello De Angelis in relazione alla strage di Bologna ha offeso e turbato molti, ma il suo è stato un errore dettato da un forte coinvolgimento personale e affettivo a tragiche vicende che, tutt’oggi, animano la coscienza e il dibattito politico nazionale. Il mio primo pensiero, in questi giorni, è andato ai familiari delle vittime di Bologna e a quanto una parola sbagliata possa riaprire ferite mai rimarginate”.
Poi Francesco Rocca continua affermando: “Un punto rilevante su cui ci siamo soffermati a lungo è quello, per me fondamentale, del rispetto delle sentenze. Nella mia vita ho sempre cercato di agire con il massimo rispetto per le opinioni altrui e per la libertà di espressione. Non ho mai censurato nessuno, ho fatto del dialogo il mio faro in qualunque tipo di attività intrapresa e cerco di ascoltare il dolore che si cela anche dietro un passo falso. Quindi, non intendo allontanare una persona sinceramente addolorata e che, indubbiamente, è una valida risorsa per la mia struttura. Spero che le sue sentite scuse, già espresse sui social, arrivino a tutti quanti con la stessa forza e autenticità che ho percepito io”.
Opposizioni: scuse insufficienti
Come riporta nuovamente Tgcom24, in Regione sono dure le opposizioni dei capigruppo che in un documento firmato da Maria Carla Pisana (Pd), Roberta Della Casa (M5s), Marietta Tidei (Azione-Iv), Claudio Marotta (Verdi e Sinistra), Alessandra Zeppieri (Polo progressista) e Alessio D’Amato (Insieme per il Lazio), viene riportato:
“Abbiamo depositato la richiesta di Consiglio straordinario sulle gravissime affermazioni. Chiediamo che il Consiglio sia convocato quanto prima per riportare nelle giuste sedi istituzionali una discussione e una decisione che non può essere demandata a un colloquio tra il presidente e il suo più stretto collaboratore”.
“Dal paragone con Giordano Bruno alle scuse insufficienti, De Angelis non può rimanere al suo posto a guidare la comunicazione istituzionale della Regione Lazio”.