Roma, allieva del Circolo Tevere denuncia maestro per stupro. Il messaggio shock ai soci vip

La denuncia per violenza sessuale è stata sporta da una giovane allieva del Circolo Tevere Remo di Anzio (Roma). Sotto accusa finisce il maestro di vela. La nota inviata dal club ai soci vip dove si richiede la “massima prudenza” è scioccante

La voce è iniziata a circolare sulle chat dei soci del Circolo Tevere Remo subito dopo la notizia del presunto stupro denunciato da una 15enne, allieva di una scuola del Circolo sportivo ad Anzio. La persona accusata di aver abusato sessualmente della ragazza è il maestro di vela, figlio di uno dei socio di maggiore rilievo del Circolo.

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Allieva 15enne del circolo Tevere Remo stuprata da maestro di vela. free.it)

I cellulari dei soci del Reale circolo canottieri Tevere Remo hanno iniziato a squillare incontrollabili. Le voci non sono infondate, la verità è presente e gli investigatori che ieri hanno iniziato le prime indagini sul caso bussando alla porta della scuola di vela, nella sede marittima del Circolo in via Riviera Zanardelli, 101 di Anzio ne danno conferma.

Ma quello che fa scalpore, come se la violenza sessuale di per sé non bastasse, è la nota divulgata dallo stesso club ai soci vip del Circolo nella quale si chiede la “massima riservatezza sulla vicenda”.

Allieva del Circolo Tevere Remo denuncia per stupro maestro. Lo shock della nota divulgata dal club ai soci

Gli investigatori indagano per violenza sessuale a carico di ignoti dopo che una ragazzina di appena 15 anni ha denunciato il giovane maestro di vela di averla violentata. Lo stupro si sarebbe consumato la notte del 13 luglio scorso e al momento, le forze dell’ordine hanno acquisito i video pertinenti la serata.

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Allieva 15enne del Circolo Tevere Remo violentata da istruttore ( immagine presa dal sito canottieritevereremo.it) free.it

Al centro delle indagini della procura di Velletri è finito il 23enne Giulio D’Amico, maestro di vela del Circolo nonché figlio di Giuseppe D’Amico, socio del Tevere Remo ma soprattutto numero due della Fiv (Federazione italiana vela ). In una circolare interna inviata dal club ai soci più importanti del Tevere Remo si chiede la “massima riservatezza sulla vicenda”, sottolineando che il Circolo è “completamente estraneo alla vicenda”.

La presunta violenza sessuale sarebbe accaduta nella casa al mare di D’Amico, a Lavinio e, dunque, fuori dalla sede marittima del Tevere Remo. Secondo la ricostruzione dei fatti, il maestro di vela avrebbe portato la 15enne, sua allieva, nell’appartamento intorno le due del mattino della notte tra venerdì e sabato scorso. Con loro era presente anche un altro minorenne di 14 anni. L’istruttore così facendo avrebbe violato la regola del Circolo che impedisce agli insegnanti di fare uscire di notte gli allievi minorenni che dormono nella foresteria.

La versione della presunta vittima di stupro

Al vaglio dei pm è la dichiarazione rilasciata della presunta vittima di stupro ai Carabinieri della stazione Salario che nella querela ha ricostruito l’esatta dinamica dei fatti. Nell’edizione romana de La Repubblica viene riportata la denuncia: “D’Amico (maestro di vela ndr), la ragazza e un suo coetaneo escono dalla foresteria e si dirigono nell’appartamento dell’istruttore”.

“I tre bevono, poi il minorenne si addormenta. D’Amico e la 15enne hanno un rapporto intimo. Per la vittima è una violenza. La giovane attende che l’amico si svegli per raccontare quanto accaduto. Quando il minorenne finalmente si sveglia, lei gli sussurra all’orecchio: “Sono stata violentata”. Il ragazzo capisce che deve portarla fuori dall’appartamento e così, con una scusa, salutano D’Amico e si dirigono nella sede del Tevere Remo ad Anzio”.

La giovane scioccata confessa ad altri allievi lo stupro subito. Il mattino seguente si dirige al pronto soccorso per una visita propedeutica alla denuncia. Intanto la notizia inizia a circolare nel club sportivo e scoppia la bufera. Il presidente del Circolo Tevere Remo nonché ex olimpionico, Daniele Masala, come riporta La Repubblica, dice: “C’è una indagine in corso, offriamo tutta la collaborazione alla magistratura. Ma precisiamo che nulla è avvenuto all’interno del Circolo. Abbiamo 40 istruttori per le più svariate discipline e non è mai successo nulla in un secolo e mezzo di storia. Questo è davvero un fulmine a ciel sereno”.

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