Patrick Zaki libero, fuori dal carcere dopo la grazia: il commovente abbraccio con la madre

Patrick Zaki è libero ed è uscito dall’edificio della polizia di Mansura in seguito alla grazia presidenziale ricevuta da Al-Sisi. Lo studente potrebbe arrivare in Italia già dalle prossime ore: qual è la situazione. 

Patrick Zaki è l’ex studente dell’Università di Bologna, che ha di recente conseguito la laurea con votazione 110 e lode, liberato dalle forze di polizia egiziane in seguito alla grazia presidenziale concessa da Al-Sisi. Ore di grande apprensione per le sue sorti, ora invece la notizia tanto attesa e sperata.

Patrick Zaki
Zaki dopo la liberazione dal carcere di Mansura, il saluto con la famiglia (ANSA)

La conferma arriva direttamente dall’agenzia stampa ANSA. Il giovane potrebbe giungere a Roma sin dalle prossime ore e poi recarsi a Bologna. Appena uscito dal carcere ha abbracciato la madre Hala, la fidanzata Reny Iskander, sua sorella Marise e il padre George.

Cosa è accaduto

Patrick Zaki non è stato rinchiuso nella cella di sicurezza, ma ha dormito in una stanza per gli ufficiali, così come ribadito dall’ANSA. La conferma arriva direttamente dalla madre del ricercatore condannato a tre anni di carcere e in seguito graziato dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. “Non ci sono celle qui“, ha ribadito la donna visibilmente commossa.

L’ex studente si è da poco laureato e ha comunque deciso di dedicare un pensiero all’Italia che lo ha sostenuto in questo difficile cammino pieno di ostacoli e sofferenza. “Ora sono libero, penso a tornare in Italia il prima possibile, speriamo che avvenga presto. Sto pensando di ritornare a Bologna, ed essere con i miei colleghi all’università. Adesso rientro al Cairo“, ha detto ancora incalzato da domande.

Zaki
Patrick Zaki è stato condannato a tre anni, la decisione e l’annuncio della sua liberazione a distanza di giorni (ANSA)

Sul caso è intervenuto anche l’ambasciatore egiziano a Roma, Bassam Rady, mediante una dichiarazione rilasciata all’ANSA. Parole di grande impatto e soddisfazione per quanto accaduto al giovane egiziano che conserva un ottimo ricordo del suo periodo vissuto in Italia.

L’uso da parte del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi della sua autorità costituzionale per concedere la grazia presidenziale è un apprezzamento […] personale per la profondità e la forza delle relazioni italo-egiziane. La rapidità della grazia ne è la migliore prova, in particolare poiché è avvenuto meno di 24 ore dopo l’emissione della sentenza definitiva“, ha spiegato

La gioia dopo l’annuncio

Lo stesso Riccardo Noury, presidente di Amnesty International Italia, ha parlato della vicenda di Patrick Zaki in seguito alla sua liberazione. “Finalmente Patrick è libero. Non vedo l’ora che arrivi a Bologna per abbracciarlo“, ha spiegato ai microfoni di La Presse. “Ora speriamo che possa prendere pieno possesso del suo diritto di viaggiare dall’Egitto verso l’Italia ma anche dall’Italia verso l’Egitto“, ribadisce Noury.

Zaki liberato
Zaki abbraccia madre, padre, sorella e fidanzata dopo aver ricevuto la grazia presidenziale (ANSA)

Anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha parlato ed espresso chiaramente la propria idea. Nessun baratto sul caso di Giulio Regeni e nemmeno trattative per far uscire Zaki dal carcere di Mansura. “Il governo è stato in grado di far tornare in Italia un giovane ricercatore che rischiava di stare ancora un po’ di tempo in carcere. Noi siamo riusciti a ottenere questo risultato. Poi si può dire ciò che si vuole. Siamo persone serie, non facciamo baratti di questo tipo“, spiega.

E proprio su Regeni ha ribadito che “continueremo a chiedere che si faccia luce sulla vicenda come abbiamo sempre fatto, abbiamo messo sullo stesso piano le due questioni“, ha concluso il ministro degli Esteri italiano.

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