Patrick Zaki: dopo la grazia quando ritornerà in Italia. Le parole della premier Giorgia Meloni

Patrick Zaki sarà rilasciato oggi, giovedì 20 luglio. Arriva la grazia da parte del presidente egiziano Abdel Fatah Al-Sisi dopo la condanna a 3 anni di reclusione. La premier Giorgia Meloni: “presto il rientro in Italia”

E’ finita con la concessione della grazia la vicenda del giovane ricercatore universitario di origini egiziane, Patrick Zaki, arrestato nel febbraio del 2020 e accusato dal suo governo di aver diffuso notizie false con un articolo scritto nel 2019 sugli attentati dell’Isis e su due casi di discriminazione nei confronti della comunità copta.

Lo studente egiziano dell’università di Bologna Patrick Zaki

Il ricercatore Zaki sarà rilasciato oggi, giovedì 20 luglio. Ha confermare la notizia all’ANSA è Khaled Ali, noto avvocato e attivista politico egiziano, il quale ha detto: “La Gazzetta ufficiale ha appena pubblicato la notizia della liberazione di Patrick George Zaki e Mohamed el Baqer, che saranno rilasciati domani (oggi 20 luglio ndr)”.

Una fonte egiziana accreditata avrebbe riferito che il rilascio del giovane non avverrebbe prima di oggi pomeriggio e non, come aveva specificato Khaled Ali, alle nove del mattino ora locale egiziana. La fonte ricorda anche che di norma “i detenuti vengono rilasciati a fine giornata, quindi nel pomeriggio. Per il giovane sarebbe previsto un primo trasferimento in cellulare nella vicina Gamasa e poi un ulteriore passaggio procedurale a un commissariato di Mansura dove verrebbe rilasciato”.

Patrick Zaki, presidente egiziano Al-Sisi concede la grazia

Sarebbe potuto rimanere in carcere per altri 5 anni Patrick Zaki ma il processo a suo carico concluso lo scorso 18 luglio con una condanna a 3 anni e 14 mesi di reclusione. Ma dopo la sentenza subito la richiesta di grazia partita da Tariq Al-Awadi, attivista per i diritti umani e membro del Comitato presidenziale, al presidente Al-Sisi.

Zaki
Patrick Zaki grazia ottenuta (ANSA)

Poco dopo la pubblicazione del decreto presidenziale proprio sulla sua pagina Facebook: “Il Presidente Abdel Fattah al-Sisi ha usato i suoi poteri costituzionali ed emesso un decreto che concede la grazia a un gruppo di persone contro le quali sono state pronunciate sentenze giudiziarie, tra cui Patrick Zaki e Mohamed El-Baqer, in risposta all’appello del Consiglio dei segretari del Dialogo Nazionale e delle forze politiche”.

Oggi, il ricercatore universitario sarà finalmente libero. Solo il 5 luglio scorso Patrick si era laureato con 110 e lode all’Università Alma Mater di Bologna. Dopo la condanna emessa dal Tribunale di Mansura, era stato arrestato e i suoi legali avevano annunciato un immediato ricorso contro la sentenza. Zaki era stato rinviato a giudizio il 13 settembre del 2021 dopo 19 mesi di custodia cautelare ma a ogni udienza la custodia veniva rinnovata di 45 giorni.

Quando sarà previsto il rientro in Italia. Le parole della premier Meloni

All’indomani della notizia della grazia ottenuta, la prima domanda che nasce spontanea è il rientro in Italia del giovane Patrick Zaki. A tale quesito il presidente del Consiglio Giorgia Meloni risponde, come riporta LaPresse che: “già da domani, (20 luglio ndr) questo potrebbe avvenire ma la legge egiziana dovrebbe prevedere un altro passaggio”. Ovvero, la grazia per la legge egiziana permette di riacquistare subito la libertà, ma l’eliminazione del ragazzo dalla lista nera che impedirebbe il rientro in Italia, “deve avvenire con una sentenza del tribunale”.

Ma alcune voci, al contrario, riferiscono che ci sarebbe già “l’impegno dell’intelligence per organizzare il trasferimento di Patrick Zaki in Italia nelle prossime ore. Non ci sarebbe alcun divieto di espatrio per l’attivista”. In Senato la seduta è stata interrotta dopo la notizia della grazia ricevuta per Zaki con uno scroscio di applausi. Soddisfazione da parte di Fratelli d’Italia che rivendica un eccellente risultato del governo Meloni “grazie al lavoro della politica estera multilaterale della premier”.

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha riferito al programma radiofonico di Rai 24, “24 Mattino” che la diplomazia esercitata dall’Italia sul caso Zaki “ha avuto un “ruolo determinante, insieme alla nostra intelligence, per cercare di ottenere la grazia per Zaki. Ho ribadito più volte al presidente Al Sisi la necessità di liberare questo giovane ricercatore. È stato un lavoro corale e alla fine il presidente egiziano ha deciso di concedere la grazia. Ora questo giovane ricercatore potrà venire nel nostro paese, lavorare e avere una bella carriera davanti”.

Poi il vicepresidente del Consiglio Tajani conclude dicendo: “Non c’è stato e non ci sarà nessuna trattativa sottobanco. Il governo è stato in grado di far tornare un giovane che rischiava di stare ancora un po’ di tempo in carcere. Siamo persone serie, non facciamo baratti di questo tipo”.

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