Giulia Tramontano era stata appena uccisa con 37 coltellate dal compagno Alessandro Impagnatiello ma lui, nel video inedito mostrato da âQuarto Gradoâ, dopo lâomicidio fingeva di cercarla
Era appena morta Giulia Tramontano, uccisa con ben 37 coltellate dal compagno Alessandro Impagnatiello nellâabitazione che condividevano a Senago, nel Milanese. Ma ieri, 7 luglio, il programma televisivo âQuarto Gradoâ ha mostrato le immagini inedite di un video nella quale si vede proprio lâassassino di Giulia in un tabaccaio del paese.
il 30enne fingeva di cercare la compagna, incinta al settimo mese di gravidanza. Le immagini, mandate in onda in esclusiva durante la puntata di ieri mostrano anche il barman in compagnia della madre qualche giorno dopo aver ucciso la 29enne Giulia.
Si vede lâuomo acquistare un pacchetto di sigarette e poi chiedere se lo stesso pacchetto fosse stato acquistato nelle ore precedenti mediante il distributore della tabaccheria. Le telecamere dellâesercizio commerciale mostrano il fidanzato di Tramontano, reo confesso, prima alla cassa e poi allâesterno della tabaccheria mentre guarda in direzione delle telecamere del negozio.
Dopo aver ucciso a coltellate la fidanzata incinta, Alessandro Impagnatiello avrebbe chiesto ad alcuni esercizi commerciali della zona di Senago i filmati delle telecamere fingendosi molto preoccupato per la scomparsa improvvisa di Giulia Tramontano.
Ma nel programma di Rete 4 si vede, in alcuni video inediti, proprio il 30enne mentre pulisce le scale del condominio, subito fuori lâingresso dellâabitazione in cui viveva con la compagna e dove lâha uccisa nel tardo pomeriggio del 27 maggio, a seguito della scoperta dei tradimenti di lui da parte di Giulia.
Dopo aver confessato lâomicidio, il barman originario campano, è detenuto nel carcere di San Vittore. Durante gli interrogatori ha sempre negato il coinvolgimento di complici nel delitto. Nel frattempo, le indagini procedono per capire se effettivamente lâuomo ha agito in autonomia o con lâaiuto di qualcuno. Sotto sequestro sono finiti un computer e diversi oggetti trovati sul luogo del crimine che serviranno agli investigatori per valutare se ci fosse la premeditazione.
La 29enne originaria di Napoli era in attesa del suo primo figlio Thiago quando è stata assassinata dal fidanzato 30enne Alessandro Impagnatiello lo scorso 27 maggio. Il delitto efferato è avvenuto nellâappartamento che la coppia condivideva da qualche tempo a Senago, nel milanese, dove Giulia Tramontano si era trasferita da cinque anni.
La giovane era data inizialmente per scomparsa dopo aver scoperto che il compagno, Alessandro aveva una relazione parallela con unâaltra ragazza e collega del barman. La tresca con la seconda donna era andava avanti da alcuni mesi e anche lei, come Giulia, era rimasta incinta di Impagnatiello ma aveva deciso di abortire. Il 27 maggio, era stato proprio il 30enne a denunciare la sparizione di Tramontano ai carabinieri di Senago.
Ma qualche giorno dopo, tra il 31 maggio e lâ1 giugno, Alessandro confessa lâomicidio facendo ritrovare il corpo martoriato della povera Giulia semi nascosto sotto terra dietro ai box di una palazzina vicino casa della coppia. Lâuomo avrebbe tentato anche di bruciare il cadavere della fidanzata per ben due volte, prima nella vasca da bagno di casa e poi nel garage. Non riuscendo nellâintento ha poi spostato il cadavere nel box caricandolo prima nel bagagliaio della sua macchina allâinterno della quale sono state rinvenute tracce di materiale organico.
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