Gigi Datome ha deciso: si ritira dopo il Mondiale, cosa farà in futuro

Gigi Datome dice basta: lascia il professionismo dopo il Mondiale nelle Filippine, il messaggio finale del campione in un video saluto ai fan.

Era nell’aria da qualche giorno, oggi è arrivata la conferma: Gigi Datome dice basta con il basket giocato. Un addio al professionismo che prenderà forma dopo il Mondiale giocato nelle Filippine. Il capitano non può e non vuole abbandonare la sua Nazionale in un momento così importante.

Gigi Datome
Gigi Datome lascia il basket professionistico (LaPresse)

Gianmarco Pozzecco, allenatore degli Azzurri, lo ha capito e sa bene che non può fare a meno di un giocatore così. Fondamentale in campo, negli anni in Turchia, a Milano e a Roma, ma soprattutto fuori con i suoi ragionamenti da veterano e una saggezza che mette quasi paura. La consapevolezza con cui è arrivato a decidere di ritirarsi mette quasi paura: “Non avrei mai pensato di vivere tutto questo – sottolinea sui social – la cosa più bella è che non ho nessun rimpianto. Ho fatto e vinto tutto il possibile. Un cruccio, forse, sì. Non aver mai ottenuto una medaglia con la Nazionale. Lasciatemi sognare ancora un po’”.

Datome si ritira: basta con il basket professionistico, quando smetterà

Con questo augurio si chiude il video del campione che non fa altro se non mettere insieme un ideale collage di esperienze che lo accompagneranno per tutta la vita. Non sa come ha fatto, Datome, a vivere tutto questo. Gli estimatori, però, lo sanno. Grazie al lavoro e a una profonda abnegazione, in special modo dopo gli infortuni che gli dicevano indirettamente che forse era meglio lasciar stare.

Gigi Datome Olimpia Milano
Gigi Datome resterà all’Olimpia Milano (Lapresse)

Quei segnali lui li interpretava come stimolo: un incentivo a fare ancora meglio, per questo è riuscito sempre a trovare il modo di fare la differenza. Una carriera di testa e cuore, le emozioni hanno la meglio oggi quando è il momento di tirare le somme. Rendersi conto che, in totale, restano più sorrisi che amarezze è una consapevolezza che vale più di ciascun trofeo vinto. Datome, probabilmente, resterà nello staff dell’Olimpia Milano con un altro ruolo: la sua è una storia che non finisce, cambia pelle. Come succede agli immortali.

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