Novità importanti arrivano dal sottomarino Titan e dalla morte delle cinque persone a bordo del mezzo subacqueo. Cosa è accaduto e qual è il dettaglio sui corpi in stato di decomposizione.
Sono sta già trovati diversi giorni fa i resti del sottomarino Titan, mezzo subacqueo della società OceanGate Expeditions, di cui si sono perse le tracce lo scorso 18 giugno. Nonostante i tentativi disperati di salvataggio, però, alla fine si è scoperto che il mezzo sarebbe imploso.
![Titan](https://www.free.it/wp-content/uploads/2023/06/Sommergibile-Titan-OceanGate-Expeditions-20230623-free.it_.jpg)
Nulla da fare per le cinque persone a bordo che sono decedute proprio a causa dell’implosione del Titan. Negli Stati Uniti sono stati trovati i resti umani proprio dalla Guardia Costiera: necessari in questo caso test e analisi per accertare l’identità delle vittime.
Le novità sul ritrovamento del Titan
La domanda che si stanno ponendo gli esperti riguarda lo stato dei corpi e tutto quello che riguarda l’azione batterica che li fa gonfiare con il gas, così da farlo rimanere sul fondo. A distanza di una settimana, però, la pelle dovrebbe assorbire l’acqua e iniziare a staccarsi dai tessuti, così da permettere agli animali marini di potersi sfamare.
![Titanic](https://www.free.it/wp-content/uploads/2023/06/Relitto-Titanic-20230620-free.it_.jpg)
Nei fondali c’è l’acqua fredda che favorisce la formazione della adipocera, sostanza simile alla cera formata dal grasso presente proprio nel corpo. Essa è fondamentale poiché aiuta a proteggerlo dalla decomposizione.
Generalmente i corpi recuperati in queste acque restano quasi intatti se stanno per diverse settimane al di sotto dei 7°C: in alcuni casi sono stati scoperti scheletri identificabili a distanza di un periodo di cinque anni.
La decomposizione in acqua, cosa avviene
I cadaveri immersi nei mari e negli oceani rallentano la velocità di decomposizione grazie all’abbassamento della temperatura del corpo umano, a meno di fattori derivati dalla fauna selvatica (animali che lo identificano come una preda) oppure da altri microrganismi.
![Sottomarino Titan](https://www.free.it/wp-content/uploads/2023/06/sottomarino-titan-free.it-20230623-1.jpg)
Mai come in questo caso, inoltre, il corpo rimosso dall’acqua può aumentare la velocità del processo di decomposizione rispetto a quelli sommersi. Nelle acque calde e con poca profondità la decomposizione significa far emergere un corpo in un paio di giorni o poco più.
Con l’acqua fredda, che si tratti ad esempio di larghi, ciò potrebbe anche significare l’impossibilità di riemergere: ciò è dovuto dal peso dell’acqua che impedirebbe ai corpi di risalire.
Le vittime
A causa della implosione del Titan sono morte cinque persone. Hanno perso la vita il capo di OceanGate, Stockton Rush, insieme all’esperto Paul-Henry Nargeolet che era sceso per decine di volte nelle profondità dell’Atlantico, così da ammirare il relitto del Titanic (affondato nel 1912 ndr).
Nulla da fare anche per l’imprenditore anglo-pakistano Shahzada Dawood e suo figlio Suleman. La quinta vittima è invece Hamish Harding, imprenditore aeronautico che voleva provare la profondità degli abissi dopo il volo nella di Blue Origin di Jeff Bezos.
La tragedia del sottomarino Titan ha sconvolto famiglie e tante persone che attendevano con ansia il buon esito delle ricerche in mare, purtroppo però il loro destino era già segnato. Una corsa contro il tempo, nel tentativo di raggiungere i 3.800 metri di profondità, luogo in cui si trovava il relitto del Titanic e anche dove si pensava fosse il sottomarino Titan.