Morte Michelle Causo, svelato il movente dell’omicidio della 16enne di Primavalle

Le indagini sull’omicidio della 16enne romana Michelle Maria Causo sono a una svolta. Scoperto il movente dell’assassinio. La ragazza sarebbe stata uccisa per un debito

L’efferato omicidio avvenuto a Roma nel quartiere periferico di Primavalle sarebbe a una svolta. Dopo l’interrogatorio con la pm Anna Di Stasio della procura minorile di Roma, il 17enne accusato di aver ucciso la 16enne Michelle Maria Causo ha confessato il movente che lo avrebbe spinto ad accoltellare la giovane.

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Michelle Maria Causo, scoperto il movente dell’omicidio (ansa) free.it

Michelle Maria è morta per un debito di circa 30 euro. Questo è bastato al 17enne O.D.S., nato a Roma da genitori originari dello Sri Lanka, per commettere l’atroce delitto. Alla conclusione dell’interrogatorio il ragazzo è stato arrestato.

L’omicidio sarebbe avvenuto in via Giuseppe Benedetto Dusmet, al civico 25 nel suo appartamento di Primavalle tra le 11:30 e le 15 di mercoledì 28 giugno. Una volta accoltellata la 16enne, il giovane ha portato il corpo senza vita di Maria nel cassonetto di via Stefano Borgia ad appena 250 metri di distanza dalla scena del crimine.

Michelle Maria Causo, uccisa per un debito di 30 euro

L’arma utilizzata da O.D.S. per commettere il delitto è un coltello da cucina che il ragazzo avrebbe trovato in casa sua. I poliziotti al momento del fermo hanno trovato il 17enne con addosso ancora le scarpe sporche di sangue. Nel frattempo, sono state smentite le voci che circolavano su una presunta gravidanza della 16enne e il rapporto tra i due.

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Michelle Maria Causo, 16enne uccisa a Roma. Il movente un debito di 30 euro (ansa) free.it

Michelle Maria Causo si frequentava, invece, da più di un anno e mezzo con un altro ragazzo di nome Flavio. Secondo quanto riporta La Stampa il fidanzato di Michelle è di qualche anno più grande e abita in un’altra zona della città. Dai rilievi effettuati dalla polizia scientifica sulla scena del crimine non sono state rilevate tracce di altre persone.

Dietro la morte della minore per il presunto debito, gli inquirenti pensano che possa nascondersi una storia di droga. Dalle prime ricostruzioni il giovane killer avrebbe inferto sul corpo di Michelle Maria ben 6 coltellate. La ragazza avrebbe cercato di difendersi invano. Dopo averla uccisa, il 17enne ha messo il cadavere della ragazza in un sacco nero dell’immondizia e l’avrebbe trasportato vicino al cassonetto dei rifiuti. Nel tragitto, proprio le macchie di sangue lasciate dall’assassino hanno indirizzato gli investigatori fino all’appartamento del ragazzo.

La storia macabra dell’inquilino del primo piano

Spunta una storia che riguarda proprio il giovane killer raccontata a Il Messaggero da un inquilino della palazzina dove viveva O.D.S. che ora che è stato scoperto chi ha ucciso Michelle Maria Causo assume tinte raccapriccianti. “Era un ragazzo, non italiano, con un grande sacco nero aperto alla fine, da cui uscivano dei vestiti. Il sacco era gonfio al centro. Era molto agitato, ma gentile. Si è offerto di aiutarmi con il passeggino, forse per distrarmi”.

L’inquilino del primo piano racconta di aver incrociato il 17enne, quel mercoledì 28 giugno, sulle scale intorno alle 15:15 con il sacco che grondava sangue. “Gli ho chiesto se aveva bisogno di aiuto per trasportarlo: lui mi ha detto solo di scavalcarlo. Gli ho chiesto cosa conteneva e mi ha risposto “del pesce”. Così mi sono insospettito e ho chiamato la polizia”. Il 17enne, fa sapere sempre il quotidiano, ha dichiarato di non essere un tossicodipendente, ma sarà comunque sottoposto agli esami tossicologici.

Al momento i cellulari di entrambi i ragazzi, la vittima e il suo carnefice, sono stati sequestrati e analizzati per cercare di capire il rapporto tra i due e il motivo per il quale Michelle Maria fosse a casa del 17enne. Quando gli agenti della polizia sono entrati in casa del 17enne lui non ha cercato di fuggire né avrebbe negato l’omicidio o dato la colpa a terze persone. Anche se la versione rilasciata dall’indagato inerente il movente risulta poco credibile, per ora non gli è stata contestata l’aggravante della premeditazione. Oggi al Policlinico Gemelli di Roma verrà effettuata l’autopsia sul cadavere di Caruso. Mentre il prossimo lunedì è prevista la convalida del fermo e dell’arresto del 17enne.

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