Rocco Casalino vuole passare in prima linea: l’attuale Responsabile della Comunicazione pentastellato pensa di scendere in campo.
Dopo Di Maio e Di Battista, ora tocca a Casalino: fermento nel quartier generale dei Cinque Stelle, il Movimento è già con la testa alle Europee. Le Elezioni sono un’occasione unica per il partito che tenterà di rilanciarsi dopo la magra figura alle Comunali, ma servono volti nuovi oppure certezze a cui appellarsi.
Una potrebbe essere Rocco Casalino, un passato in televisione con la partecipazione al Grande Fratello – per cui tante volte è stato preso di mira – e una vita nella comunicazione. Anche e soprattutto quella politica con un libro all’attivo che racconta le dinamiche di chi per diverse legislature ha curato la retorica di colleghi e rappresentanti.
Casalino preme sul Movimento: “Voglio scendere in campo”
Ora, dopo una buona fetta di carriera dietro le quinte, vorrebbe una chance alle Elezioni Europee. La volontà è quella di portare i principi difesi fino ad ora a un livello successivo. “Me lo merito”, dichiara. Dal quartier generale ci stanno pensando: Conte – capo politico dei pentastellati – è il principale promotore di questa candidatura.
Visto che, con Casalino, è stato fianco a fianco negli anni della pandemia. Non solo: occorre ricordare che il capo della comunicazione è stato spesso artefice di risoluzioni importanti, soprattutto nelle crisi interne al Movimento e ha caldeggiato Di Maio come capo politico iniziale prima che quest’ultimo virasse verso Impegno Civico.
La situazione, attualmente, impone un rinnovamento. Casalino pensa di poterne essere artefice e bussa alle porte di sua conoscenza. Capire se qualcuno possa davvero aprirgli è impresa ardua, ma quello che serve è consapevolezza, strategia e competenza. Casalino ritiene di averle tutte e tre: le qualità, però, si vedono alla lunga. L’ex concorrente del Grande Fratello le maratone elettorali le ha fatte, ma sempre per accompagnare qualcuno. Ora, forse, corre per sé stesso e per un nuovo profilo del Movimento. L’importante – e non scontato – è che sia condiviso.