Dietro il naufragio degli agenti 007 sul Lago Maggiore potrebbe esserci lo spionaggio sui magnati russi. Anche lo skipper Claudio Carminati sarebbe legato ai servizi segreti. Cosa si nasconde dietro la strage
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Agi sui quattro cadaveri non verranno svolte le autopsie poiché secondo il medico legale la morte per annegamento è accertata e, inoltre, nessuno dei cadaveri presenterebbe lesioni non compatibili con la ricostruzione dei fatti accaduti.
Dunque, l’ipotesi di una “riunione” tra gli agenti segreti italiani e quelli israeliani prima della gita ora è dunque sfumata. Nel naufragio sono morte 4 persone: la 50enne Anna Bozhkova, moglie dello skipper Claudio Carminati, l’agente Tiziana Barnobi di 53 anni, l’agente Claudio Alonzi di 62 e il 53enne, ex agente del Mossad, Shimoni Erez.
Il dramma è accaduto nella tarda mattinata di domenica 28 maggio sul Lago Maggiore. A bordo c’erano 21 persone tra donne e uomini sia italiani dell’Aise sia israeliani del Mossad erano vestiti in abiti casual. Abbigliamento forse compatibile con un pranzo, consumato in un ristorante al termine di una gita di fine missione. Oppure quel look è stato scelto di proposito per confondersi tra i turisti mentre il gruppo era in missione segreta? Ma se realmente fosse così, per quale missione?
Insieme al gruppo di 007 era anche presente lo skipper del battello poi affondato. Claudio Carminati, dopo la strage è ora indagato. Ma l’uomo risulta essere anche un fidato contatto dei Servizi per la logistica. La moglie di Carminati, morta nel naufragio era in Italia con un permesso di soggiorno a tempo illimitato, ma era di nazionalità russa. Questo fa presupporre che la sua presenza all’interno del gruppo di 007 fosse funzionale a ipotetici servizi di traduzione con connazionali.
Il Corriere della Sera si è occupato di scavare fino in fondo e cercare di scoprire cosa si nasconde dietro la strage. Per esempio, sull’altra sponda del Lago Maggiore, dove è avvenuto il naufragio, si palesa un altro scenario non ancora preso in considerazione. Proprio su questo lato del lago negli ultimi tempi sono aumentati gli arrivi di personaggi russi dal calibro importante. Tutti magnati con l’obiettivo di acquistare hotel di lusso.
Dopo la disgrazia avvenuta sul Lago Maggiore, l’intelligence ha attivato la consueta operazione di recupero del personale (esfiltrazione) impedendo così identificazioni e fughe di notizie, liberando il primo possibile le case prese in affitto o di proprietà governativa dove avevano alloggiato gli 007. Il Corriere ipotizza che proprio la russa Anna Bozhkova poteva essere utile. Alla donna era intestata la società che gestiva l’imbarcazione poi naufragata. Il sito internet dell’azienda risulta inattivo da lunedì, giorno dopo la strage.
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