Whatsapp, basta abusi online: la funzione per proteggere i propri dati

Whatsapp cambia ancora, il noto servizio di messaggistica istantanea ha trovato un nuovo sistema per proteggere i dati: come funziona.

Vediamo chi la spunta, è proprio il caso di dirlo perchè Zuckerberg non si accontenta: in tempi in cui Musk punta a fare la rivoluzione digitale – tra alti e bassi – dichiarando guerra alla concorrenza, l’ideatore di Facebook, proprietario di Meta che ingloba sia Whatsapp che Instagram, prova a fare un ulteriore salto di qualità che dimostri – ancora una volta – perchè i suoi servizi di messaggistica istantanea (tra una spunta blu e l’altra) sono ancora i migliori.

Whatsapp non sarà più accessibile per 47 dispositivi mobili
Whatsapp cambia nuovamente (ANSA)

Il merito è anche di Chat Lock: la nuova funzione che sarà a disposizione degli utenti con il nuovo aggiornamento di Whatsapp. L’applicazione di messaggistica – come noto – consente di archiviare alcune chat. Solitamente, però, vanno nella cartella di archiviazione in alto alla schermata del dispositivo e – teoricamente – chiunque entri in possesso del telefono di una persona X può risalire alle conversazioni celate.

Whatsapp, nuovo aggiornamento: il servizio in aggiunta

Ora, con Chat Lock, non è più così: le conversazioni potranno essere eliminate dal dispositivo centrale. Resteranno nella memoria condivisa, ma saranno reperibili solo attraverso Face ID o con l’impronta digitale del legittimo proprietario.

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Whatsapp, la nuova funzione modifica la messaggistica (ANSA)

Una novità che garantirà ancora più privacy permettendo anche scambi più intimi: non necessariamente riferiti a coppie o intrecci amorosi, c’è anche chi su Whatsapp è solito condividere dati personali come ad esempio coordinate bancarie o password per entrare in altri dispositivi. Dal prossimo aggiornamento di Whatsapp sarà tutto secretato – all’occorrenza – per poter condividere ogni cosa in tranquillità.

Gli utenti sono avvisati. Servizio che farà ancora la differenza, perchè – dopo la crittografia – è stato scritto un altro importante capitolo contro gli abusi online. Spesso la prevaricazione, infatti, avviene online. Laddove non arrivano le spunte blu, subentra il sacrosanto diritto della privacy.

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