Partito Democratico, chi finanzia i leader: da Crisanti a Marcucci, tutti gli intrecci

Il Partito Democratico è in ascesa nei sondaggi: una nuova reputazione grazie all’ingresso di Elly Schlein, chi c’è dietro i leader.

Partito Democratico, anno zero. L’ingresso di Elly Schlein all’interno del principale schieramento di opposizione ha dato nuova linfa a quello che sembrava essere – dopo la vittoria di Giorgia Meloni alle elezioni – un punto di non ritorno. Fare peggio di prima sembrava impossibile, con una parte degli italiani completamente sfiduciata e l’altra che affida il proprio parere all’astensionismo.

Partito Democratico Crisanti
Partito Democratico, Crisanti principale finanziatore della Schlein (ANSA)

Schlein, un passo alla volta, sta cercando di dare una dimensione al partito. Tagliando fuori i “rami secchi”, così li ha definiti, verso una direzione ben precisa. La direzione giusta, come sottolineano i claim dei suoi manifesti: una certezza è quella che il PD sarà più a trazione sinistra, aspetto che ha fatto allontanare i moderati progressisti.

Partito Democratico, chi c’è dietro Schlein e Bonaccini

Su lavoro, giovani e affitti la scelta è una sola: riscatto. Poi ci sono le pari opportunità e i diritti, temi molto cari alla Schlein che garantisce anche pieno appoggio a coloro che vogliono fare battaglie sociali importanti sul territorio. L’alleanza – per così dire – sull’asse Roma-Milano con il Sindaco Sala per quanto riguarda le unioni civili è una prova ben definita di quello su cui vuole puntare per fare la differenza.

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Bonaccini e Schlein, gli alleati dei leader (ANSA)

In politica, tuttavia, la differenza la fanno anche le possibilità. Per averle servono i fondi: i partiti vanno avanti anche grazie a chi li foraggia, non solo a chi li sceglie – giustamente – con il voto. Serve una macchina interna ben oliata: il PD, ora, potrebbe avercela. Elly Schlein, infatti, ha dichiarato alle Camere – secondo regolamento – di aver ricevuto 79.158,84 euro di finanziamenti.

La metà esatta (circa 158.185) è arrivata, invece, a Stefano Bonaccini. L’uomo che alle primarie era dato per favorito e adesso, dopo un confronto serrato, appoggia la nuova Segretaria con tutto sé stesso. Nel dettaglio è possibile notare come Schlein – a differenza del collega – si sia autofinanziata mettendo un capitale di partenza pari a 22mila euro.

I principali investitori

I finanziatori di Bonaccini sono molti di più, anche per via di una reputazione e una credibilità conclamata. Per quanto riguarda l’ex delfina di Civati, il nome più importante che spicca tra i sostenitori è quello di Andrea Crisanti: virologo e Senatore del Partito Democratico. L’uomo ha investito quasi 7000 euro per vedere la donna a capo della segreteria, subito dopo Francesco Boccia con quasi 5000 euro.

Partito Democratico finanziatori
I finanziatori dei leader progressisti (ANSA)

Bonaccini, invece, deve “dire grazie” principalmente alla famiglia di Andrea Marcucci (ex Sottosegretario di Stato ai Beni Culturali e noto imprenditore) che al termine delle primarie, però, ha lasciato il partito. Insomma, dietro la risalita del PD ci sono numerosi interpreti che prendono le mosse anche da altri contesti: non solo politica, ma anche e soprattutto scienza e finanza. Quello che serve – secondo Via del Nazareno – per ripartire.

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